Nella giornata di chiusura del programma della Scuola di Formazione Politica della Lega, quest’anno alla ottava edizione, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commentato il country report sull’Italia. In questo documento, pubblicato mercoledì scorso, la Commissione Europea ha valutato negativamente le decisioni del governo Meloni in ambito fiscale. “L’Europa questa settimana ci ha spiegato che la flat tax non la dobbiamo fare. Noi sottovoce non glielo abbiamo detto ma ce lo diciamo qua tra sovversivi: c’è già la flat tax, quindi a Bruxelles silenzio che se no ci mandano i caschi blu”, queste le parole del Ministro. Salvini ha chiarito la misura del governo, che intende portare il tetto della flat tax da ottantamila a centomila euro di fatturato per le partite Iva.
Salvini nel suo discorso si è concentrato, oltre che sulla flat tax, anche su autonomie e transizione ecologica.
Il ministro fra rientrare fra i temi sottoposti a veti ed imposizioni dell’Unione Europea anche quello dell’autonomia: “Tra i “non si può” c’è anche l’autonomia”, ha aggiunto, “ma i Paesi che funzionano meglio delegano agli enti locali”. E così, secondo il segretario della Lega, quelli che sono critici sull’autonomia sono assimilabili a quelli che criticano il ponte sullo Stretto: “Non sanno di cosa stanno parlando. L’autonomia non toglie un euro a nessuno ma incita alla competizione, a spendere meno, meglio, dove serve, non sprecare”. Da questo punto di vista, a trarre maggiore beneficio dall’autonomia sarebbero i cittadini del Sud, oggi molto penalizzati da uno Stato centralista.
La menzione al ponte sullo Stretto non è causale, dal momento che poco dopo Salvini ricorda “a quelli che, soprattutto a sinistra, dicono che costa troppo, che costerà la metà di quanto sta costando agli italiani il reddito di cittadinanza, che non lascia traccia”.
Inoltre, il Ministro si porta avanti e inizia a guardare alle elezioni europee del 2024 e ai temi più caldi in vista di questa chiamata alle urne. Parlando del regolamento Ue da poco approvato che vieta le immatricolazioni di nuove auto a motori endotermici dal 2035, Salvini sostiene che “imporre di andare in giro con la macchina elettrica è un enorme regalo alla Cina”. L’appuntamento elettorale del prossimo anno sarà quindi molto importante, dal punto di vista del leader del Carroccio:
Bisognerà fare un tagliando a queste sciocchezze ideologiche. Se la Lega e il centrodestra avranno abbastanza forza, diremo che la transizione ecologica è sacrosanta ma non possiamo condannarci a essere dipendenti dalla Cina per i prossimi cinquant’anni. Va bene l’elettrico ma ci sono anche l’e-fuel e i biocarburanti.