Nella tarda serata di sabato, il Presidente Joe Biden e l’opposizione dei repubblicani che controlla la Camera dei Deputati hanno raggiunto una intesa di principio che sospende per un biennio il tetto del debito, in modo da evitare la catastrofe del default e consentendo di contenere la spesa pubblica.
L’accordo è il risultato di una maratona negoziale ad alta tensione che si è protratta fino all’ultimo minuto. La scadenza imminente del debt ceiling aveva generato crescente nervosismo sui mercati finanziari, e solo nel 2011 il rischio di default aveva portato al declassamento del rating delle obbligazioni USA da parte di S&P e a una significativa caduta della Borsa.
L’intesa Biden-repubblicani sul rischio default: le dichiarazione di McCarthy
Da parte sua, lo Speaker repubblicano della Camera, Kevin McCarthy, ha dichiarato durante una conferenza stampa a Capitol Hill che l’accordo prevede “riduzioni storiche della spesa e riforme consequenziali che solleveranno persone dalla povertà e ridurranno l’intervento eccessivo del governo“. McCarthy ha sottolineato che non sono previste nuove tasse per aumentare le entrate fiscali, una posizione fermamente sostenuta dai conservatori americani.
Entrambe le parti, Biden e McCarthy, sembrano ritenere che il piano possa ottenere un sostegno adeguato dalla maggior parte dei membri dei rispettivi partiti, nonostante le differenze nelle loro agende politiche. Questo limite alle defezioni potrebbe consentire ai repubblicani e ai democratici di mobilitare abbastanza voti per l’approvazione finale.
Usa a rischio default: lo scenario
Il Segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, aveva avvertito dell’imminente rischio di un default storico del governo a partire dal 5 giugno, se non si fosse intervenuti sul tetto del debito. Pertanto, l’accordo raggiunto rappresenta un passo cruciale per evitare conseguenze dannose sull’economia e sui mercati finanziari.
In una dichiarazione dalla Casa Bianca, il Presidente Biden ha celebrato l’intesa con i repubblicani come un importante passo avanti che riduce la spesa pubblica, protegge programmi critici per i lavoratori, evita il default e favorisce la crescita economica degli USA. Ha sottolineato che l’accordo non fa marcia indietro sulle principali priorità sia dei democratici che sue personali. Il Presidente ha quindi invitato la Camera dei Deputati e il Senato a ratificare rapidamente il patto.