La Prefettura di Torino si starebbe muovendo per trovare una nuova collocazione per l’hub di livello regionale dedicato allo smistamento dei migranti. La prima ipotesi in merito è la casa vacanze di proprietà del Consorzio dei Comuni Novaresi in valle Vigezzo. Immediatamente, però, sono scoppiate le polemiche, con il sindaco del comune di Druogno, paese dove si trova la casa, a fare da apri pista in merito.
Prefettura di Torino, in vista un nuovo hub per smistamento migranti?
E’ dura la critica del primo cittadino Marco Zanoletti, che, senza troppi giri di parole, lancia un’accusa decisamente pesante.
“Vogliono distruggerci perché la nostra valle vive di turismo, soprattutto per le famiglie. Collocare qui un hub con 200 posti, in un Comune che con tutte le frazioni supera di poco i 1000 residenti e che nel nucleo del centro ne conta poco più di 400 è una scelta insostenibile”.
Dichiarazioni che lasciano spazio a poche interpretazioni, con tanto di campagna di protesta su vasta scala, scrivendo a tutti i sindaci dell’Ossola, a prefetto e questore, al vescovo, alla giunta regionale e ai parlamentari locali. La motivazione di tutto ciò è sia avvenuto “a insaputa mia e dell’intera Valle Vigezzo”.
Sotto accusa è finito il sindaco leghista di Novara, Alessandro Canelli, presidente del Consorzio proprietario della struttura, ente nato quando il Vco era parte integrante della provincia di Novara. Lo stesso sindaco ha tenuto a precisare che:
“La prefettura di Torino mi ha chiesto in quanto presidente del Consorzio la possibilità di realizzare a Druogno un hub di scala regionale per l’accoglienza degli immigrati. Ho riunito il consiglio di amministrazione del Consorzio, una riunione a cui ha partecipato anche il sindaco di Druogno e ho raccolto il parere degli amministratori del territorio, che ho puntualmente riferito al Prefetto di Torino”.
Una situazione che non accenna a placarsi, dal momento che il primo cittadino di Novara ha proseguito sostenendo:
“Bisogna peraltro sottolineare che la struttura, al netto degli spazi ceduti a terzi, è vuota e inutilizzata da due anni. Abbiamo cercato di trovare un gestore esterno a cui affidarla, ma nessuno si è reso disponibile. Posso comprendere che la prefettura di Torino, che è alla ricerca di strutture disponibili da destinare all’accoglienza dei migranti, possa aver pensato a questa casa. Non capisco, però, perché il sindaco di Druogno se la prenda con me. Concordo anch’io con le preoccupazioni sulle difficoltà di gestione di un centro di smistamento di quelle dimensioni in un piccolo centro. Diverso sarebbe stato se si fosse parlato di un Cas, magari piccolo come quello che sempre in Valle Vigezzo opera nel comune di Craveggia. Ma un hub del genere a Druogno non è sostenibile”.
Una situazione tutt’altro che semplice da gestire e che rischia di creare grossi problemi per la Prefettura di Torino.