Flat tax, è arrivata una pioggia di emendamenti al disegno di legge delega fiscale che riguarda soprattutto la disciplina delle partite Iva, con agevolazioni per gli under 35 e rateizzazione dell’acconto che si versa a novembre, ma anche misure di semplificazione e di taglio del superbollo. Il passaggio in Parlamento non sarà, dunque, una pura formalità ma una battaglia, tanto è vero che i partiti dell’opposizione avanzano ipotesi di revisione profonda della tassa fissa che la maggioranza vorrebbe introdurre nella disciplina tributaria. Tra i partiti più attivi, Azione e Italia Viva hanno presentato 32 emendamenti chiedendo di “togliere ogni riferimento a future flat tax”.
Novità sono richieste anche dal Movimento 5 Stelle in merito a pensioni, bonus edilizi e no tax area con l’individuazioni di meccanismi di semplificazione e di detassazione per gli importi reddituali bassi.
Disegno di riforma fiscale, scontro tra maggioranza e opposizione
Arriva una pioggia di emendamenti alla flat tax e ad altre voci tributarie nel passaggio in commissione Finanze della Camera sul disegno di legge di delega fiscale. Tra i partiti della maggioranza, si punta a eliminare il superbollo sulle auto e a ridurre gli adempimenti fiscali dei liberi professionisti. La Lega di Matteo Salvini ha presentato un emendamento per le partite Iva che prevede la rateizzazione dell’acconto da versare a novembre e l’introduzione di una mini flat tax per gli under 35 da estendere agli studi associati e alle società di persone. È evidente il solco esistente tra maggioranza e opposizioni: il governo punta ad accorpare le aliquote Irpef riducendole a tre e a spingere su un’imposta fissa il più estesa possibile tra i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.
Nel Partito democratico si punta a riformare il catasto, a contrastare la flat tax (anche quella incrementale) e a eliminare i tanti regimi speciali fiscali. A proposito di opposizione, sono 32 gli emendamenti di Italia Viva e Azione. Per Luigi Marattin è necessario “togliere ogni riferimento a future flat tax”, sostituire l’inutile “flat tax incrementale” per i dipendenti con la detassazione totale dei premi di produttività e della contrattazione di secondo livello, introdurre una decontribuzione strutturale in tema di Ires e aumentare i crediti d’imposta sulle misure rientranti nell’Industria 4.0, il modello “che davvero ha funzionato in questi anni”.
Flat tax delega fiscale novità in arrivo Irpef, pensioni, decontribuzione, no tax area e bonus edilizi
Ancora più numerosi sono gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle sul disegno di delega fiscale. Nei 111 correttivi, i grillini hanno chiesto di aumentare la no tax area a 12.000 euro per i lavoratori dipendenti e rendere le pensioni fino a 1.000 al mese esenti dalla tassazione. La delega fiscale è occasione per il Movimento 5 Stelle per riprendere anche la questione dei bonus edilizi e del superbonus, soprattutto per quanto concerne la circolazione dei crediti d’imposta mediante la cessione e l’applicazione dello sconto in fattura.
Per i grillini occorre ripristinare la circolazione della cosiddetta “moneta fiscale”, andando nella direzione opposta al decreto 11 del 2023, poi convertito in legge, che blocca di fatto sia la cessione dei crediti che lo sconto in fattura. Inoltre, tra le proposte presentate dal M5S sui bonus edilizi vi è quella di semplificazione delle procedure per richiedere i bonus edilizi. La domanda di bonus dovrebbe essere del tutto eliminata come procedura dal momento che l’Agenzia delle entrate possiede già tutti i dati delle imprese e dei cittadini contribuenti che presentano richieste di incentivi e agevolazioni.