Bruce Springsteen, polemica alluvione: ci sono delle novità in merito alle critiche che hanno colpito il rocker nei giorni scorsi in seguito al concerto che si è svolto a Ferrara. Ovviamente a tutti sarà capitato almeno una volta nelle ultime settimane di vedere le immagini di quello che sta accadendo in Emilia Romagna. Allagamenti, piogge persistenti, frane e straripamenti: molte città della regione sono state colpite dall’alluvione con numerosi danni. Questo terribile evento climatico ha colpito ben 44 comuni emiliani e romagnoli, tra cui principalmente la città metropolitana di Bologna e le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Reggio Emilia e Modena, solo per citarne alcune.

Nonostante ciò lo scorso 18 maggio il Boss è stato protagonista di un grande concerto al Parco Urbano di Ferrara, nonostante il maltempo. Ma dopo l’evento sono state molte le critiche (tra cui anche quelle di Manuel Agnelli) nei suoi confronti in quanto durante il live non ha speso nemmeno una parola nei confronti degli sfollati e in merito alla tragedia che stava accadendo nelle città limitrofe. Prontamente è intervenuto Claudio Trotta, promoter di Barley Arts, che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un lungo post a sostegno dell’artista:

La Musica e l’Arte, profonde espressioni dell’animo umano, quando sono interpretate live, con passione e rispetto per se stessi e per chi ha pagato il biglietto non hanno bisogno di parole, che non possono aggiungere nulla alla narrazione che si fa dal palco. In questo show Bruce narra con meravigliosa e drammatica urgenza l’importanza e la sacralità della Vita e la ineluttabilità della morte e lo fa con precisione quasi chirurgica ma non per questo meno appassionata e travolgente.

Bruce Springsteen, polemica alluvione: le parole del chitarrista

A distanza di qualche giorno ha deciso di intervenire anche il chitarrista di Bruce Springsteen, Stevie Van Zandt, meglio noto come Little Steven, dopo l’ennesimo messaggio ricevuto che accusava E-Street Band di aver snobbato il problema. Un fan gli ha scritto su Twitter:

Ti conosco come uomo e artisti di grandi valori. Un uomo onesto ma soprattutto un uomo libero. Ho partecipato allo show di Ferrara. È proprio vero che tu, Bruce e l’ESB non sapevate nulla dell’emergenza in Emilia-Romagna, delle forti alluvioni vicino a Ferrara, delle quindici persone sfollate? Non posso credere che tu sapessi di questa tragedia e nessuno dal palco ha detto niente perché conoscono il tuo cuore, il tuo spirito, la tua fede: assolutamente impossibile.

Il musicista ha prontamente risposto, confermando che nessuno di loro era a conoscenza di cosa stesse accadendo a pochi chilometri di distanza:

Non ne sapevamo niente. Tutto ciò che abbiamo sentito è che i lavoratori hanno dovuto fare gli straordinari perché il luogo era una grande pozza di fango a causa della pioggia. Questo era tutto.

Effettivamente proprio qualche giorno fa anche Max Pezzali aveva ipotizzato questa versione dei fatti nel corso della conferenza stampa di presentazione del concerto evento al Circo Massimo (location in cui si è esibito Springsteen qualche giorno dopo il live a Ferrara): “Penso che lui non sia onnisciente, che ne sa. Arriva a Ferrara, dice ‘Fighissimo’ si può suonare e suona. Punto. Due giorni prima era a Dublino, poi chissà dove, probabilmente non era consapevole di cosa stesse accadendo“.

La petizione ambientalista

In realtà il concerto a Ferrara è cominciato con il piede sbagliato fin dal principio, in quanto gli ambientalisti hanno chiesto fin da subito di spostare il concerto con una petizione che ha fatto il giro del web:

La sede del concerto potrebbe essere compromessa seriamente, soprattutto in caso di maltempo, per quel che riguarda il manto erboso, la tutela igienico-ambientale degli specchi d’acqua e il rispetto della biodiversità della nicchia ecologica costituita dalla galleria vegetale arbustiva, formatasi negli anni lungo la massicciata dell’ex-ferrovia Ferrara-Copparo, come anche per quel che riguarda l’avifauna stanziale e stagionale che nidifica.

Ph. Mathias Marchioni