Cellulari e droga lanciati all’interno del cortile del carcere di Marassi, è questo quanto avvenuto questo pomeriggio di sabato 27 maggio. La tecnica è stata quella già usata altre volte in passato, ossia di lanciare degli involucri con dentro sia i telefonini che la droga nel cortile dove i detenuti sono soliti passare l’ora d’aria.

Cellulari e droga lanciati nel carcere di Marassi a Genova

“È così che sono stati rinvenuti, ieri, ben 5 telefoni cellulari e 80 grammi di droga”, ha commentato i segretario regionale ligure del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Vincenzo Tristano, congratulandosi con i colleghi del carcere che hanno saputo svolgere il loro lavoro con grande attenzione e professionalità.

Lo stesso segretario ha sottolineato come sia necessario potenziare, a livello tecnologico, la Sala Regia, che rappresenta il fulcro del monitoraggio per la sicurezza interna ed esterna del carcere. Oltre a questo bisognerà ripristinare il servizio delle sentinelle sul muro di cinta, vista la vicinanza con un supermercato e lo stadio, ma anche interventi per rendere sempre funzionanti ed efficienti i sistemi anti-scavalcamento ed anti-intrusione. Non pochi lavori, per un carcere fondamentale per il capoluogo ligure.

Anche Donato Capece, segretario generale Sappe, è dello stesso pensiero, spiegando che: 

“Ancora una volta, grazie all’acume investigativo del Comandante di Reparto e del personale del Reparto, gli uomini della Polizia Penitenziaria in servizio hanno sventato l’uso degli apparecchi e il criminoso traffico di droga in carcere. Ma il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Marassu è davvero stanco e non riesce più a sostenere gli eccessivi carichi di lavoro che derivano, indubbiamente, anche e soprattutto dalla carenza organico del Reparto”.

Un ennesimo tentativo, quello di oggi, che fortunatamente si è rivelato essere un buco nell’acqua, grazie all’intervento tempestivo degli agenti presenti.