Sarà l’ultima volta per Stefan Radu a scendere sul campo dello Stadio Olimpico con la maglia della Lazio. Il difensore rumeno ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e domani contro la Cremonese ci sarà la sua ultima apparizione in biancoceleste. Una storia d’amore cominciata nel 2008 e durata quindici anni con tante soddisfazioni e qualche momento negativo, questo però non significa che le strade si separeranno. L’intenzione della Società di Claudio Lotito è di inserirlo nei quadri dirigenziali per avviare una nuova carriera sempre con l’aquila sul petto. La partita sarà anticipata dai festeggiamenti per il decennale della vittoria della Coppa Italia contro la Roma con il rumeno che è l’ultimo superstite di quella squadra.
Ritiro Stefan Radu, una vita nella Lazio
Classe 1986, è arrivato alla Lazio da giovane e ci ha costruito una intera carriera ambientandosi perfettamente a Roma. Ora sono gli ultimi giorni della sua vita da calciatore con Maurizio Sarri che vuole regalargli l’applauso dei tifosi. Non partirà dal primo minuto contro la Cremonese ma sarà uno dei cambi che il tecnico toscano utilizzerà nel corso della gara. Un ruolo in secondo piano che il difensore rumeno ha assunto con la consapevolezza di vedere poco il terreno di gioco ma di fondamentale nello spogliatoio.
E’ una gara importante per centrare la qualificazione in Champions League anche senza la penalizzazione della Juventus. Vogliamo finire secondi in classifica perché questa squadra se lo merita dopo il grande lavoro fatto in questa stagione. È stata un’annata piena di impegni, tra campionato e coppe. La qualificazione alla prossima Champions League ci darà ancora più consapevolezza in futuro. Questa squadra è cresciuta tantissimo in questi anni. Da quando sono arrivato, ci sono stati dei miglioramenti continui. Adesso la Lazio fa paura, è diventata una big. Nei prossimi anni ci farà divertire tantissimo, ne sono sicuro.
In stagione appena due presenze in Europa League per un totale di 67 minuti giocati ma alle spalle si porta appresso un bagaglio di 426 apparizioni in tutte le competizioni che lo hanno reso il giocatore della Lazio con più partite in assoluto. Arrivato a ventidue anni dalla Dinamo Bucarest, alla Lazio trova Delio Rossi che lo alterna in difesa come centrale e come terzino prima di specializzarsi sulla fascia per diverse stagioni. Con Simone Inzaghi in panchina ritorna al centro della retroguardia come braccetto mancino della difesa a tre. Sempre intoccabile e amato dai tifosi che lo avrebbero voluto capitano ma lui non ha mai fatto problemi per la fascia.
Sarà la mia ultima partita davanti ai nostri tifosi, sarà molto triste per me. Mi mancherà tutto, per 15 anni ho sempre fatto la stessa cosa: casa, Formello, casa. Arrivo però stanco, per questo ho deciso di dire basta. Forse l’unica cosa che non mi mancherà sarà il ritiro estivo. L’ho già detto ai ragazzi: quest’estate li andrò a trovare ad Auronzo di Cadore in borghese. Sono orgoglioso di essere diventato il calciatore più presente nella storia della Lazio ma, come già detto in passato, la mia priorità è sempre stata quella di ottenere risultati importanti per la squadra.
Non posso fare un solo nome perché sono legato anche a chi è andato via. Mi sono trovato bene con tutti, impossibile sceglierne uno solo. Nello spogliatoio ho sempre cercato di tenere alto l’umore del gruppo, a volte anche con alcuni scherzi particolari. Oltre al 26 maggio un ricordo bellissimo fu la vittoria contro la Juventus a Torino nel 2017, con il rigore parato da Strakosha all’ultimo minuto. Vincemmo in casa loro dopo tanti anni. La mia preghiera al momento del rigore divenne virale, invocai tutti i Santi. Fu come un segno divino.
Sarà quindi una festa di arrivederci ma non di addio in un giorno speciale per i tifosi biancocelesti e per lui. Infatti, Stefan Radu è l’ultimo reduce della squadra che il 26 maggio 2013 ha vinto la Coppa Italia in finale contro la Roma. Sarà quindi una festa doppia in cui sarà celebrato il decennale del trofeo e il rumeno potrà prendersi l’applauso dei compagni attuali e di gran parte della squadra che vinse quel derby. Un giusto tributo per un ragazzo che ha fatto la storia della Lazio.