I sindacati di base diffidano l’Atac dal continuare a prendere provvedimenti sui dipendenti per le segnalazioni che arrivano tramite video e foto sui social. In sostanza basta sospensioni o decisioni disciplinari perché qualche utente condivide video o foto sui social, su situazioni che incrociano e denunciano tramite i loro profili Instagram Facebook o chi più ne ha più ne metta. E’ arrivata la comunicazione ufficiale da parte dei sindacati in questione. I I sindacati di base del Lavoro Privato Trasporti di Roma e Lazio e Orsa TPL Lazio hanno così diffidato l’Atac dal continuare a portare avanti questo modo di gestire i rapporti con i dipendenti. L’Usb definisce questa situazione non più accettabile. Arrivando a parlare di gestione “insostenibile e grave”. I dipendenti non possono essere segnalati se per un attimo incrociano le gambe o le braccia magari e vengono ripresi come se succedesse per tutto il turno di lavoro. O altri episodi. Recente l’episodio che ha visto protagonista un autista di un bus che guardava un video sul cellulare durante il servizio. Il video diffuso da uno dei passeggeri del mezzo è diventato virale e l’autista è stato fatto oggetto di provvedimenti disciplinari. I sindacati tuonano e avvisano che è il momento di smetterla di mettere la carriera di un dipendente nelle mani di quella che viene definita “una persona mediocre”, che “invia o pubblica video che non rappresentano la verità, o semplicemente perché hanno visto un conducente con gambe accavallate fermo al capolinea, facendo cadere in un tunnel di disperazione il lavoratore e la sua famiglia”. Queste sono alcune delle parole che i sindacati hanno diffuso tramite un comunicato con cui hanno deciso di avvisare l’Azienda dei Traporti di Roma, dal mettere a rischio il lavoro di un dipendente per cose sapute tramite i social.

Atac, arriva la diffida dei sindacati “Basta provvedimenti ai dipendenti per le segnalazioni sui social”

Anzi, contrattaccano sottolineando quanto, i disservizi di cui si lamentano spesso gli stessi utenti, dipendano più da problemi e mancanze dell’azienda stessa. “Per i continui disservizi – scrivono i sindacati – generati da anni di dirigenza non all’altezza dei propri compiti e dai mancati investimenti di una politica che non facilita il trasporto pubblico ma incrementa un servizio privato totalmente inefficiente”. Un’inefficienza che secondo i rappresentanti dei lavoratori, è evidente soprattutto nei confronti dei propri dipendenti esposti troppo spesso a pericoli da cui nessuno li protegge. Proprio in questo passaggio, del messaggio dei sindacati, sottolineano che: “Siamo a rappresentare le condizioni di lavoro critiche del personale viaggiante, dei verificatori, dei macchinisti, dei venditori di titoli di viaggio, degli operai e di tutto quel personale che ogni giorno è a contatto con l’utenza”. E il riferimento della nota diffusa dai sindacati riguarda gli episodi che hanno visto protagonisti, in negativo, troppo spesso – sottolineano le USB – i dipendenti che è successo venissero anche aggrediti durante il servizio. “le aggressioni subite dal personale – si legge sul comunicato – non per colpe personali ma per inefficienze aziendali”.

Atac, arriva la diffida dei sindacati che tuonano: “Basta provvedimenti per segnalazioni social, pensate a proteggere i dipendenti”

E poi l’accusa all’Azienda “che si guarda bene dal difendere i propri dipendenti, non basta dichiararsi parte civile su un eventuale giudizio futuro, ma dovrebbe rendersi protagonista attiva nel difendere il proprio personale”. Viene sottolineato. I sindacati quindi non solo diffidano l’azienda dal continuare a dare ragione ai contenuti social che riguardano spesso i dipendenti, ma passano all’attacco sottolineando quanto non siano adeguate le condizioni in cui ormai lavorano gli stessi. “La realtà è che ritraggono particolari attimi che difficilmente corrispondono a verità”. Viene sottolineato in un altro passaggio del comunicato in cui viene anche sottolineata l’aumentata aggressività registrata da parte dell’utenza che si riflette e spesso si sfoga proprio con chi in quel momento sta lavorando regolarmente.