Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha lanciato un duro attacco alla Corte dei Conti in risposta al Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica e alla diagnosi sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Corte dei Conti: “Ritardo significativo sugli investimenti”
I numeri presentati dai magistrati contabili evidenziano un ritardo significativo nella realizzazione dei progetti del Pnrr, con una spesa di soli 1,1 miliardi di euro nei primi quattro mesi dell’anno su una programmazione totale di 32,7 miliardi per il 2023.
Fitto sottolinea la necessità di un impegno istituzionale congiunto per il successo del Piano e critica la Corte dei Conti, affermando che è auspicabile un approccio costruttivo da parte loro. Invita la Corte a supportare gli attuatori dei progetti nella fase di rendicontazione e verifica dei risultati, proponendo l’elaborazione di format e sistemi di autocontrollo che semplificherebbero i compiti dei soggetti coinvolti. Secondo il ministro, un approccio collaborativo eviterebbe sovrapposizioni nei controlli e permetterebbe una risposta più efficace alle richieste europee.
Fitto: “Necessario ridurre il potere della Corte per il successo del Pnrr”
L’obiettivo di Fitto è evidente: limitare il ruolo di controllo della Corte dei Conti sui progetti del Piano. Questo si aggiunge alle recenti accuse del governo di un’ “invasione di campo” da parte della Corte per i ritardi dei progetti, che secondo l’esecutivo dovrebbero essere valutati solo da Bruxelles. La proposta di rivedere il potere di controllo della magistratura contabile e di estendere la scadenza dello “scudo erariale” suscita preoccupazioni sulla possibile interferenza del governo nell’indipendenza della Corte.
In risposta alle critiche sulla lentezza degli investimenti, Fitto spiega che le spese sostenute fino ad ora sono principalmente riferite a progetti precedenti alla nascita del Piano, come il superbonus e il credito di imposta 4.0. Inoltre, l’avvio dei lavori per le opere pubbliche previste nel Pnrr è programmato per il 2023, quindi la rendicontazione effettiva delle spese del 2023 avverrà successivamente. Fitto rassicura che nei prossimi mesi inizieranno le rendicontazioni di molti progetti e interventi.