“Non c’è forza che possa costringere la società ucraina e la leadership al governo a parlare con i russi oggi, finché le truppe russe sono sul nostro territorio“: Andry Yermak, capo dell’ufficio presidenziale di Kiev, ribadisce che non ci saranno trattative con Mosca finché non sarà restituito fino all’ultimo brandello di terra Ucraina.
Una notizia che non sorprende, soprattutto alla luce delle ambizioni di controffensiva con cui Kiev spera di riconquistare parte dei territori occupati dall’esercito russo. Controffensiva annunciata ormai da diversi mesi, in parte in virtù del desiderio di aspettare nuove armi e munizioni occidentali, in parte da quello di aspettare la fine della stagione delle piogge, che trasforma le steppe dell’Ucraina in un pantano di fango, terreno poco funzionale a un’offensiva su vasta scala.
Il governo ucraino ha già affermato più volte di non credere a una soluzione diplomatica al conflitto con la Russia, al punto da rifiutare la mediazione del papa.
Parla il diplomatico cinese: “Mai detto che Mosca nelle trattative deve mantenere i territori conquistati in Ucraina”
Sembra che la dichiarazione attribuita al rappresentante cinese Li Hui secondo cui alla Russia dovrebbero essere lasciati i territori occupati in ucraina sarebbe, in realtà, un falso. Alcuni alti funzionari europei affermano che in realtà non avrebbe detto nulla di simile. Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba afferma che “Ho immediatamente contattato i miei colleghi in quelle capitali che ha visitato, e nessuno di loro conferma che ci siano stati annunci o negoziati anche sul riconoscimento come Russia di quei territori che la Russia occupa attualmente in Ucraina“.
Kiev: “Mosca prepara incidente nucleare a Zaporizhzhia”
Secondo il sito Ukrinform, il Cremlino si preparerebbe a sabotare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, creando un incidente attraverso cui stallare in qualche modo la controffensiva di Kiev. Lo scopo sarebbe quello di attribuire la colpa all’esercito ucraino e fare così partire una indagine internazionale.