Nel corso del Festival dell’economia di Trento, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha esposto la nuova idea del governo per il futuro dell’istruzione in Italia.
Dal nord arrivano risultati virtuosi, dal sud solo sbadigli?
Durante il dibattito “La scuola italiana oggi e domani” al festival organizzato da Confindustria a Trento, il ministro Valditara ha voluto descrivere in lungo e in largo la propria idea di trasformazione e miglioramento del sistema scolastico italiano. Dapprima ha voluto sottolineare l’importanza del capitale umano nella scuola. Fotografando nel ruolo cruciale dei docenti come tutor e orientatori, lo strumento migliore per stimolare le potenzialità degli studenti in relazione alle esigenze del mercato del lavoro. “Nella scuola dobbiamo portare il valore, la cultura del lavoro” ha affermato Valditara, suggerendo la necessità di un rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro.
“Una scuola che abbia sempre più attenzione per lo studente. Serve una formazione sempre più individualizzata. Ma serve allo stesso tempo una scuola che sappia valorizzare il ruolo del docente, figura allo stato attuale sottovalutata. Oggi nessuno vuole fare l’insegnante”.
Una disparità tra nord e sud evidente nei risultati riportati dal ministro Valditara. Per il ministro però è proprio dai buoni risultati di alcune regioni che sarà importante ripartire per colmare la differenza nel paese.
“I risultati dei nostri giovani secondo i test PISA sono diversificati – ha spiegato Valditara – se guardate i risultati della provincia di Trento, la regione Lombardia, Veneto, sono migliori della Finlandia. Quindi non è vero che la scuola italiana vada tutta male. Ci sono regioni italiane in cui gli studenti raggiungono risultati formativi addirittura superiori agli studenti di quella che viene considerata la migliore scuola la mondo, cioè quella finlandese. E invece abbiamo un parte d’Italia che ha problemi e noi non possiamo immaginare due Italie, non possiamo pregiudicare il futuro di tanti giovani”.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento ha poi voluto porre l’attenzione sulle soluzioni che si sta ponendo sulle difficoltà in cui verte la scuola nel sud del paese.
“La scuola e il governo possono fare tanto. Noi nelle prossime settimane avvieremo l’Agenda sud con l’individuazione di 150 scuole su cui intervenire, secondo Invalsi quelle più in difficoltà. Perché sappiamo che le competenze sono diversificate.”
Tra docenti e imprese ci sarà sempre più sinergia
Il ministro Valditara ha poi voluto sottolineare come l’Italia abbia bisogno di trovare un buona comunicazione tra il mondo della scuola e quello delle imprese. Per il ministro sarebbe opportuno introdurre l’idea di integrare docenti provenienti dal mondo delle imprese. Possibilità che aprirebbe ad un tipo di formazione più orientata ai bisogni delle imprese.