L’Ucraina si prepara a lanciare la controffensiva, nonostante una notte di guerra di bombardamenti e non solo. Secondo l’intelligence militare ucraina, le forze di occupazione russa nella centrale nucleare di Zaporizhzhia nelle prossime ore compiranno una provocazione su larga scala. Secondo quanto scritto in una nota citata dal Kyiv Independent, per raggiungere tale obiettivo, “un attacco sarà effettuato direttamente sul territorio dello stabilimento. In seguito, verrà fatto un annuncio su un rilascio catastrofico di sostanze radioattive”. È plausibile pensare che all’Ucraina verrà attribuita la colpa dell’incidente. Con questa provocazione, la Russia vorrebbe indurre “la comunità internazionale a condurre un’indagine dettagliata durante la quale tutte le ostilità saranno fermate”, ostacolando la controffensiva di Kiev.

A questo proposito, si legano le parole del vice ministro degli Esteri russi Mikhail Galuzin:

Un accordo sia possibile solo se le forze armate ucraine interrompono le operazioni di combattimento e le forniture di armi occidentali.

Per raggiungere una pace che sia globale, giusta e duratura, l’Ucraina deve tornare allo status di neutralità e non allineamento e “rifiutare di aderire alla NATO e all’UE“.

Guerra in Ucraina: scontri su Nato, UE e OMS, Kiev prepara la controffensiva

In seguito all’accordo tra Russia e Bielorussia per il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, siglato due giorni fa, il presidente bielorusso Lukashenko ha informato che gli armamenti sono in corso in trasferimento. Il presidente americano Biden ha reagito negativamente a tale accordo. Attraverso Dereck Hogan, vice segretario di Stato ad interim per gli Affari europei, gli Stati Uniti hanno esortato Ungheria e Turchia a ratificare l’adesione della Svezia alla NATO prima di luglio.

Nel mentre, l’Ucraina è entrata a far parte del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità, nonostante la Russia abbia tentato di ostacolarla imponendo una votazione. Tale richiesta non veniva avanzata dal 1977. L’adesione della Russia al comitato esecutivo è stata approvata con 123 voti favorevoli e 13 contrari. Durante l’assemblea generale dell’Oms, i Paesi membri hanno appoggiato una risoluzione di condanna della guerra in Ucraina e degli attacchi russi ai servizi sanitari nel Paese. 

Questa mattina le forze russe hanno bombardato sette comunità nell’oblast di Sumy, in Ucraina. Secondo quanto riportato dalle autorità locali, i russi hanno preso di mira le comunità di Seredyna-Buda, Novoslobidske, Velyka Pysarivka, Shalyhyne, Yunakivka, Myropillia e Bilopillia. Sono stati inoltre registrati 58 colpi con mortai e artiglieria negli insediamenti. Il bombardamento russo della di Velyka Pysarivka ha danneggiato la “Casa dei bambini e della creatività giovanile”, un liceo locale e un edificio amministrativo.

Sempre questa mattina, Valeriy Zaluzhny, comandante delle Forze armate ucraine ha pubblicato un video su Telegram che lascia intendere l’inizio della controffensiva. Nel filmato i soldati ucraini si preparano alla battaglia, recitando una preghiera. Intanto il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza Oleksy Danilov, che fa parte del gabinetto di guerra, ha dichiarato alla Bbc che l’Ucraina è pronta a lanciare la controffensiva. Il governo ucraino non ha peraltro “il diritto di sbagliare” sulla decisione, perché è una “opportunità storica che non si può perdere”. Le prossime ore saranno da monitorare.