Negli Usa la polizia di Indianola ha sparato ad un undicenne che aveva chiamato le forze dell’ordine per soccorrere sua madre durante una discussione con il compagno. Ecco cosa rischia l’agente che ha esploso il colpo.

Usa: polizia spara undicenne ad Indianola

Un ragazzo di 11 anni del Mississippi è stato sparato da un agente di polizia dopo aver chiamato il 911 a seguito di una lite in casa tra la madre ed il suo compagno. Il giovanissimo Aderrien Murry è stato colpito al petto da un agente del dipartimento di polizia di Indianola. Dopo i fatti accaduti nella città del Mississippi, la famiglia ha chiesto il licenziamento dell’ufficiale responsabile di aver fatto partire il colpo di pistola. A sparare è stato Greg Capers, agente della polizia locale afroamericano.

Dinamiche della sparatoria

Murry ha raccontato che il compagno della madre si è presentato furioso a casa sua alle quattro del mattino. Preoccupato per la sicurezza della madre ha quindi deciso di chiamare la polizia. L’undicenne è stato sparato mentre girava per casa dopo l’ingresso della polizia. Il ragazzo è stato portato al Centro medico dell’Università del Mississippi, a Jackson. Ha subito diversi danni ma se l’è cavata ed è stato dimesso dall’ospedale. La sparatoria è stata ripresa da una telecamera della polizia ed ora potrebbe essere utilizzata in un processo contro l’agente che ha esploso il colpo di pistola.

Cosa rischia l’agente di polizia che ha sparato?

La richiesta dell’avvocato della famiglia Murry è quella di una sospensione immediata dell’agente di polizia dopo i fatti avvenuti la scorsa settimana, nel corso degli ultimi giorni si è addirittura tenuto un sit in di protesta per quanto è successo. Indianola è una piccola città per lo più afroamericana con il 31% della popolazione al di sotto della soglia di povertà. Si trova nel delta del Mississippi, a nord di Jackson. Non si tratta del primo episodio dove le forze dell’ordine statunitensi commettono un errore del genere.