Disoccupazione giornalisti: a partire dall’anno 2022 l’INPS mette a disposizione dei giornalisti un apposito servizio online mediante i quali è possibile richiedere l’indennità di disoccupazione, precedentemente riconosciuta da parte dell’INPGI.
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere tutto ciò che riguarda la disoccupazione giornalisti: che cos’è, a chi spetta, requisiti, come funziona, durata e importo.
Disoccupazione giornalisti: che cos’è e a chi spetta? I requisiti
A partire dal 1° luglio 2022 le disposizioni che sono contenute all’interno della Legge di Bilancio 2022 hanno trasferito le funzioni che in precedenza dovevano essere svolte dall’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS).
Pertanto, da poco meno di un anno la disoccupazione giornalisti viene erogata dall’INPS e non più dall’INPGI, anche se fino al 31 dicembre 2023 permangono le regole che erano previste da quest’ultimo Istituto al 30 giugno 2022
A partire dal 1° gennaio 2024, invece, saranno valide le stesse disposizioni legislative che sono già previste per i lavoratori che risultano iscritti presso il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.
L’indennità di disoccupazione in oggetto viene riconosciuta nel periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023 ai giornalisti che hanno perso in maniera involontaria il proprio posto di lavoro, che risultano iscritti presso la gestione sostitutiva della assicurazione generale obbligatoria e che siano in regola con il versamento dei contributi dovuti
Nello specifico, ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere per poter accedere all’indennità di disoccupazione dedicata ai giornalisti:
- la cessazione involontaria del proprio rapporto di lavoro in qualità di lavoratore dipendente, a seguito di:
- licenziamento;
- cessazione contratti a termine;
- dimissioni per giusta causa;
- dimissioni durante il periodo di maternità;
- risoluzioni consensuali nell’ambito di una procedura di licenziamento per giustificato motivo oggettivo;
- il versamento dei contributi per un periodo minimo pari a 3 mensilità (ovvero 13 settimane) durante il corso dei due anni precedenti rispetto alla data in cui è avvenuta la cessazione del rapporto di lavoro;
- l’iscrizione presso la Gestione Sostitutiva dell’Ago per un periodo di tempo pari ad almeno due anni precedenti rispetto alla data in cui è avvenuta la cessazione del rapporto di lavoro.
Come funziona? Durata e importo
Per quanto riguarda la durata della disoccupazione giornalisti la prestazione economica può essere riconosciuta ai soggetti beneficiari per un periodo di tempo:
- ridotto, pari ai giorni in cui è durato effettivamente il rapporto di lavoro, nel caso in cui il lavoratore abbia versato da 13 a 51 settimane di contributi;
- intero, pari al massimo a 360 giorni, nel caso in cui il lavoratore abbia versato almeno 52 settimane di contributi.
Nel periodo transitorio che va dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023 l’indennità di disoccupazione che viene riconosciuta ai giornalisti che hanno perso il proprio posto di lavoro in maniera involontaria prevede l’erogazione di un importo pari al 60% della retribuzione media relativa agli ultimi 12 mesi in cui il contribuente ha prestato la propria attività lavorativa, entro il limite massimo che riguarda la retribuzione del redattore ordinario.
All’importo spettante, poi, sono previste delle riduzioni del 5% ogni 30 giorni (fino ad una riduzione massima di ammontare pari al 50%) a partire dal sesto mese di fruizione dell’indennità di disoccupazione, la quale potrà spettare per un periodo massimo di tempo pari a 720 giorni.
Ciò nonostante, a partire dal 1° gennaio 2024 tutte queste regole che abbiamo appena citato riguarda la disoccupazione giornalisti saranno sostituite con quelle relative alla NASpI, della quale vi abbiamo già parlato in maniera approfondita durante il corso di un precedente articolo, accessibile tramite questo link, pubblicato sempre qui su Tag24.
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