La Golar Tundra è una nave multifunzionale FSRU (Floating Storage and Regasification Unit) in grado di operare come nave rigassificatrice, per lo stoccaggio e la rigassificazione del GNL, ma anche come nave metaniera per il trasporto del GNL liquido.
Acquistata dalla Snam (Società nazionale metanodotti), la società d’infrastrutture energetiche italiana con sede a San Donato Milanese operante nel settore del trasporto, stoccaggio e rigassificazione del gas metano, per 330 milioni di euro dalla Golar LNG Limited; l’unità galleggiante ha lo scopo di garantire la sicurezza energetica nazionale favorendo la diversificazione degli approvvigionamenti del GNL.
La Golar Tundra, salpata il 21 febbraio dal cantiere navale Keppel di Singapore e approdata a Piombino (Livorno) dove resterà ormeggiata per tre anni, permetterà all’Italia di diversificare gli approvvigionamenti di GNL; garantendo la sicurezza energetica nazionale sufficiente per eliminare progressivamente la dipendenza energetica dalla Russia.
Dati tecnici, fondamentali per lo stoccaggio del gas
Costruita nel 2015 nel cantiere navale Keppel di Singapore dalla società Golar LNG Limited, e battente bandiera delle isole Marshall, la Golar Tundra è una delle navi rigassificatrici FSRU tecnologicamente più evolute.
Concepita per attività multifunzionali legate al trasporto, lo stoccaggio e la rigassificazione del GNL, la Golar Tundra è un’unità molto versatile e polifunzionale.
Le soluzioni tecniche adottate, in fase di progettazione, per la realizzazione dello scafo; hanno permesso di ottenere un’imbarcazione con dimensioni molto generose:
- Lunghezza: 292,5 metri
- Larghezza: 43,4 metri
- Altezza: 55,0 metri (dalla chiglia al punto più alto)
Il che ha permesso di dotare la Golar Tundra di quattro serbatoi di elevata capacità, posti nella parte centrale dello scafo per il corretto bilanciamento dei pesi, per lo stoccaggio del GNL. Le apparecchiature istallate a bordo, dagli impianti di rigassificazione, ai bracci di carico che permettono il trasferimento del GNL dalle stive delle navi metaniere fino ai serbatoi della Golar Tundra, rendono la nave molto all’avanguardia con i più severi standard di sicurezza; e permettono alla Golar Tundra di essere tra gli impianti FSRU più tecnologicamente avanzati e attualmente operativi.
La Golar Tundra può operare sia come nave metaniera, idonea al trasporto di elevate quantità di GNL, anche su lunghe traversate oceaniche, da un porto di carico sino a un sito di stoccaggio; ma anche come nave rigassificatrice FSRU. Adeguatamente ormeggiata al fondale marino, e connessa a un nodo di collegamento della pipe-line di distribuzione del gas metano, può ricevere regolarmente i rifornimenti di GNL dalle navi metaniere. Attraverso il processo di rigassificazione, gestito a bordo della nave, la Golar Tundra può immettere il metano in fase gassosa nella rete di distribuzione.
Le dimensioni più che generose dello scafo hanno permesso, in fase di progettazione della nave, una disposizione ottimale sia degli impianti di rigassificazione, situati a prua, che degli alloggi per l’equipaggio di trenta persone (dodici marinai di coperta, tredici marinai di macchina e tre addetti alla cucina), la sala di comando e l’eliporto, disposti a poppa della nave.
Gas e sicurezza energetica, un investimento necessario
Con l’acquisto della Golar Tundra, reso concreto con un investimento di 330 milioni di euro, pari a circa 350 milioni di dollari; la società italiana Snam, attiva nel settore del trasporto, stoccaggio e della rigassificazione del gas metano, ambisce a una maggior capacità di diversificazione degli approvvigionamenti di GNL, necessari a superare la dipendenza energetica dal gas metano importato dalla Russia.
La Golar Tundra, ormeggiata per tre anni, dalla primavera del 2023, al sito di Piombino (Livorno); permetterà di ricevere il GNL importato dagli USA, dal Qatar e da altri paesi fornitori, sostituendo progressivamente l’import di gas russo con fornitori più affidabili.
Con l’acquisto e la messa in servizio del rigassificatore FSRU Golar Tundra, Snam compie un notevole progresso sulla diversificazione degli approvvigionamenti di gas metano; aumentando la sicurezza energetica dell’Italia, limitando ulteriormente le importazioni di gas metano dalla Russia.
In un’ottica di migliorare la sicurezza energetica e di capacità di diversificazione degli approvvigionamenti, in particolar modo per le materie prime energetiche fondamentali per la sussistenza nazionale, è indispensabile e strategico, avere a disposizioni impianti molto flessibili, nel loro utilizzo, come gli impianti FSRU.
Gianni Truini