Si chiama Ammortizzatore sociale emergenziale unico il sostegno che, nel decreto “Alluvioni” adottato dal Consiglio dei ministri del governo Meloni nella giornata di ieri 25 maggio, è stato introdotto a sostegno dei lavoratori dipendenti dei territori danneggiati dell’Emilia Romagna e delle Marche. Si tratta di un nuova indennità che contempla la contribuzione figurativa a favore della generalità dei lavoratori alle dipendenze che, per la situazione di maltempo, siano impossibilitati a recarsi a lavoro. Il provvedimento del governo allarga la platea dei beneficiari del nuovo ammortizzatore anche ad altre categorie di lavoratori, come gli agricoli e gli stagionali. Per questa misura, il ministero del Lavoro metterà a disposizione 600 milioni di euro.
Novità arrivano anche per quanto riguarda lo smart working, la cui disciplina era già prevista nella prima bozza del decreto “Alluvioni”, il lavoro agile e il periodo di assenza dei lavoratori del pubblico impiego.
Ammortizzatore sociale emergenziale unico Emilia Romagna, che cos’è?
Arriva l’Ammortizzatore sociale emergenziale unico per i lavoratori alle dipendenze, una Cig rivista per la quale si potrà presentare domanda già a partire dai prossimi giorni, come ha spiegato la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone. La misura, che si accompagna alla sospensione dei versamenti relativi ai contributi assistenziali e previdenziali, è la principale misura insieme al bonus 3.000 euro riconosciuto ai lavoratori autonomi e liberi professionisti in materia di lavoro per ristorare chi abbia subito dei danni a causa del maltempo. L’ammortizzatore per i dipendenti si configura come un’indennità a favore della generalità dei lavoratori, che prevede la contribuzione figurativa. Può essere richiesta per tutti i dipendenti, anche dei settori agricoli, nonché per i lavoratori stagionali, fino a un massimo di 90 giornate lavorative.
A gestire le domande del nuovo ammortizzatore sarà l’Inps, prevedendo nella domanda una unica causale per tutte le tipologie di imprese.
Ammortizzatore sociale emergenziale unico, come fare richiesta all’Inps?
Sono emerse le prime indicazioni da parte dell’Inps in merito alla richiesta dell’Ammortizzatore sociale emergenziale unico, di cui all’articolo 7 della bozza del decreto “Alluvioni”. Non si tratta di una cassa integrazione ma di una indennità il cui importo verrà parametrato a quello della cassa integrazione, includendo anche la contribuzione figurativa. Il decreto prevede la gestione dell’indennità in maniera semplificata, con domanda da effettuarsi direttamente sul cassetto dell’Inps per ricevere i primi importi entro il mese di giugno. Nel cassetto dovrà essere allegato un foglio di lavoro Excel con le seguenti informazioni:
- l’ambito di attività, ovvero il settore (privato o agricoltura);
- il numero della matricola;
- il codice fiscale dei lavoratori interessati all’indennità;
- la competenza;
- il numero dei giorni di assenza dal lavoro;
- la causale dell’assenza (con le modalità di sospensione o impossibilità di recarsi sul posto di lavoro);
- l’autocertificazione con la quale il datore di lavoro richiedente specifica che non sono in corso altre fruizioni di ammortizzatori sociale.
Novità smart working, lavoro agile e assenze lavoratori Pubblica amministrazione Emilia Romagna
Novità dal decreto legge “Alluvioni” arrivano anche per quanto concerne lo smart working con la conferma di quanto già previsto nella prima bozza. Le amministrazioni pubbliche potranno far ricorso al lavoro agile in deroga al Contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl) fino alla fine del 2023, sulla base anche delle motivazioni degli interessati. Ulteriore novità riguarda ancora i lavoratori del pubblico impiego: fino a fine agosto, se non saranno in grado di poter svolgere il proprio lavoro – neanche con il lavoro agile – potranno assentarsi per un periodo che sarà considerato come servizio prestato a tutti gli effetti.