Indelebile nella testa e sulla pelle. Luciano Spalletti ha deciso di celebrare l’impresa fatta sulla panchina del Napoli con un tatuaggio sul braccio sinistro raffigurante il logo del club e il tricolore. Una tendenza che in Italia è salita alla ribalta lo scorso anno con Stefano Pioli che si è tatuato sull’avanbraccio lo scudetto vinto con il Milan e pochi giorni dopo è stato il turno di Josè Mourinho che si è fatto disegnare sulla spalla destra i trofei europei vinti: la Champions League con Porto e Inter, l’Europa League con i lusitani e la Conference League con la Roma. Per Spalletti si tratta del primo tatuaggio che però vale doppio visto ha sfruttato l’occasione per farsi scrivere sull’altro braccio i nomi dei tre figli.

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Spalletti tatuaggio Napoli

Trentatre anni di attesa per il Napoli e trenta per Luciano Spalletti per vincere lo scudetto. I campani lo attendono dai tempi di Diego Armando Maradona e se lo sono visti sfuggire con Maurizio Sarri. Per quanto riguarda il tecnico toscano invece ne ha vinti due in Russia mentre in Italia lo ha solo sfiorato più volte ai tempi della prima avventura alla Roma. Il sogno ora è diventato realtà per tutti con l’allenatore che ha deciso quindi rendere indelebile la stagione scrivendoselo sulla pelle.

Si è affidato a Valentino Russo, fra i maggiori esponenti dei tatuaggi realistici in Italia e amico di molti calciatori, che gli ha disegnato lo scudetto del Napoli e il tricolore con il numero 3. Si tratta del primo tatuaggio per il Mister di Certaldo che ne ha approfittato per raddoppiare immediatamente. Infatti ha dedicato il braccio sinistro alla vita professionale mentre sull’avanbraccio destro ha fatto scrivere il nome dei suoi tre figli: Samuele, Federico e Matilde.

Chi è il tatuatore?

Si chiama Valentino Russo ed è specializzato nell’esecuzione di tatuaggi realistici. Amico di molti calciatori che si sono affidati a lui per colorare il loro corpo come Ciro Immobile e Lorenzo Insigne ma l’elenco è davvero molto lungo. Percorso inverso rispetto a Spalletti, lui è campano di origine ma trasferito con la famiglia da piccolo a Vescovado di Murlo in provincia di Siena. Una professione iniziata come autodidatta fino a diventare l’artista di successo che organizza annualmente diversi seminari per insegnare il proprio stile.

Si paragona ad un barista che non solo prepara il caffè, ma che in base a tanti fattori riesce a creare un macinato idoneo. Il tatuatore non si riduce a prendere un disegno e a farlo, dietro c’è un mondo intero. La cura del negozio, l’igiene e la qualità delle attrezzature, lo studio del disegno per come rimarrà negli anni, che tipo di colore scegliere, quali abbinamenti e la tipologia di ago. Specializzato nella tecnica del realismo e con questo termine indichiamo una tecnica che vede la realizzazione di opere artistiche che ricreano la realtà come fosse una fotografia o un oggetto tridimensionale. In linea generale, il termine realismo nelle arti fa riferimento a opere che sono tanto dettagliate, chiare e definite quanto la realtà. I soggetti principali di questo stile artistico tendono a essere volti, animali o paesaggi.

La maggior parte delle volte non ho nemmeno il tempo di pensare a quello che sto facendo e dove sto arrivando..! Mi soffermo e dico cavolo arrivare qua per me forse è anche troppo, ieri ho passato una delle giornate che mi ricorderò a vita.!! Per tanti può essere scontato soprattutto per chi è in questo mondo… Per me essere partito dal nulla ed essere Chiamato da Luciano Spalletti è stata una grande soddisfazione, ma non perché si è tatuato attenzione.! Ma perché è il primo tatuaggio della sua vita, è un tatuaggio dedicato alla vittoria del Napoli dopo 33 anni, un evento che rimarrà per sempre indelebile.! Ho conosciuto veramente una persona unica.. ha un umiltà incredibile e la sua ironia e inconfondibile.!! Voglio veramente ringraziarti per come mi hai trattato, e per avermi fatto sentire come a casa mia. Ci vedremo sicuramente presto, orgoglioso e onorato di averti conosciuto