Decreto Bollette: via libera con 99 voti favorevoli, 54 contrari e 2 astenuti al Senato. Il Decreto Bollette vale circa 5 miliardi di euro. Al suo interno sono contenute misure in tre settori: caro-energia, sanità e fisco.
Vediamo, nel testo, quali sono i punti più importanti.
Decreto Bollette, ecco come vengono stanziati i fondi
Dopo l’approvazione della Camera, il Decreto Bollette è stato approvato anche in Senato, con 99 voti favorevoli. Il provvedimento ha un valore di oltre 4,8 miliardi di euro che dovranno essere ripartiti in tre settori:
- Caro-energia;
- Sanità;
- Fisco.
La parte più cospicua dello stanziamento è rivolto al caro-energia, con circa 3,57 miliardi di euro destinati al Bonus sociale per il secondo trimestre dell’anno, al contributo per le imprese per l’acquisto di energia elettrica e di gas e per i crediti di imposta per le imprese energivore. Per la salute, sono destinati 1,085 miliardi di euro e per il fisco i costi sono valutati intorno a 15 milioni di euro.
Vediamo, nel dettaglio, quali sono i punti più importanti del DL Bollette.
Misure per il caro-energia
La parte più corposa del Decreto, nonché la più importante, riguarda le misure per fronteggiare il caro-bollette. Il Decreto prevede, infatti, alcune misure per sostenere le famiglie e le imprese.
Rivolto alle famiglie più in difficoltà, il Bonus sociale per l’elettricità e il gas viene potenziato e prorogato fino al 30 giugno. Lo sconto spetta alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro. A partire dal mese di ottobre, invece, entrerà in vigore il Bonus Riscaldamento, un contributo rivolto a tutti senza limiti Isee per sostenere i costi delle bollette. Tuttavia, le cifre e le modalità di erogazione dell’incentivo sono ancora da definire. In questo caso, potrebbero essere previste anche alcune differenziazioni in base alle zone climatiche del Paese.
È stata prolungata fino al 30 giugno la riduzione dell’Iva al 5% sul gas metano utilizzato nel privato e nelle industrie; sono state azzerate anche le aliquote sugli oneri di sistema del gas e sono state ridotte al 65% i consumi che non superano i 5000 metri cubi l’anno per il secondo trimestre dell’anno in corso. Infine, è stato previsto un credito d’imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Misure per la sanità
Il capitolo sulla salute prevede diverse misure, tra cui il payback dei dispositivi medici e sui medici gettonisti.
Si tratta, appunto, di questi professionisti pagati a gettone, per un singolo turno che operano in settori ancora poco regolamentati. Viene introdotta la novità per le aziende ospedaliere di ricorrere ai medici gettonisti non più solo in caso di emergenza, ma anche per altri reparti.
Ciò che rimane è il limite di dodici mesi in cui i medici gettonisti potranno essere impiegati nei servizi di emergenza, ma anche negli altri reparti. È stato introdotto anche un inasprimento delle pene per chi usa violenza nei confronti degli operatori sanitari.
Misure per il fisco
L’ultimo ma non meno importante settore di intervento del Decreto Bollette riguarda il fisco. Rispetto alle scadenze che sono state introdotte dalla manovra finanziaria, il Governo ha deciso di calendarizzare dal 31 marzo al 31 ottobre 2023, i termini di pagamento della prima rata per regolarizzare le violazioni di natura formale che sono state commesse fino al 31 ottobre 2022.
Sono stati prorogati anche i termini per il pagamento del ravvedimento speciale sulle dichiarazioni presentate durante il periodo d’imposta al 31 dicembre 2021 e quelli precedenti. Infine, sono state inserite anche alcune cause speciali di non punibilità per alcuni reati tributari.
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