Bonus 3.000 euro ai lavoratori autonomi della regione Emilia Romagna, va definendosi il quadro di aiuti alle partite Iva danneggiate dalle alluvioni dei giorni scorsi. Il decreto sul quale ha lavorato il Consiglio dei ministri del governo di Giorgia Meloni nella giornata del 25 maggio prevede aggiustamenti ai lavoratori e ai liberi professionisti come indennità riconosciuta più bassa rispetto a quanto calcolava una prima bozza del decreto “Alluvioni”, per la quale la spettanza era definita tra i 3.000 e i 5.000 euro. 

Tuttavia, il decreto rivisitato nella giornata di ieri, stabilisce chi può ricevere il bonus, allargando il perimetro delle situazioni di attività, di libera professione e di impresa, e in che modo saranno riconosciuti gli incentivi. Il decreto, inoltre, parla di un ampliamento dei Comuni che potranno ottenere gli aiuti stabiliti dal decreto. In origine, la bozza iniziale prevedeva una lista di 80 Comuni dell’Emilia Romagna che è da rivedere al rialzo, sia per i centri che si andranno ad aggiungere della regione maggiormente colpita dal maltempo, sia per l’aggiunta di altri Comuni della regione Marche. 

Bonus 3.000 euro autonomi Emilia Romagna, requisiti e prime indicazioni di come poter beneficiare dell’incentivo del governo 

Va ampliandosi la platea dei lavoratori autonomi che riceveranno il bonus 3.000 euro per i danni causati dal maltempo in Emilia Romagna e in alcune parti delle Marche. Se per i lavoratori alle dipendenze il governo guidato da Giorgia Meloni ha previsto nel decreto “Alluvioni” un’indennità classificata come “ammortizzatore sociale emergenziale unico”, per le partite Iva l’incentivo avrà la formula di un contributo per un massimo di 3.000 euro da riconoscere a chi abbia subito dei danni alla propria attività autonoma. 

Il bonus sarà riconosciuto mediante un contributo di 1.000 euro per ogni periodo in cui il contribuente abbia dovuto sospendere l’attività per un lasso temporale non eccedere un mese. Il contributo, tuttavia, può essere richiesto per una misura massima di 3.000 euro. Su questa indennità, il governo guidato da Giorgia Meloni punta a investire circa 250 milioni di euro dal decreto “Alluvioni”, intervenendo con ristori per quelle attività che risultino danneggiate. 

Bonus 3.000 euro autonomi Emilia Romagna chi può richiederlo e come 

Rispetto alle previsioni iniziali, risulta allargata la platea di chi potrà richiedere il bonus 3.000 euro. Innanzitutto, il decreto parla di lavoratori autonomi e liberi professionisti, ma anche di titolari delle attività di impresa. Le partite Iva richiedenti l’incentivo dovranno essere iscritte a qualsiasi forma obbligatoria di assistenza e di previdenza alla data del 4 marzo 2023. È incluso tra i soggetti che possono richiedere il bonus anche chi lavori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.).

Importante è il requisito della residenza per poter presentare domanda del ristoro nelle formule che l’Inps spiegherà con un successivo provvedimento. Affinché sia accettata la domanda di fruizione del bonus, è necessario che il richiedente abbia la residenza o il domicilio nelle zone colpite dal maltempo. Saranno ammessi al bonus anche le partite Iva che operino sul territorio delle regioni interessate agli aiuti. Per fare un esempio, gli agenti e i rappresentanti che operano – esclusivamente o prevalentemente – nei territori interessati dalle alluvioni avranno diritto al sostegno purché abbiano dovuto sospendere la propria attività proprio per il maltempo. 

Sospensione adempimenti tributari per il maltempo

Tra le altre misure previste dal decreto “Alluvioni” per gli aiuti alle regioni danneggiate dal maltempo, c’è da registrare la sospensione degli adempimenti tributari, nonché dei relativi pagamenti, che siano in scadenza tra il 1° maggio e il 31 agosto 2023. I contribuenti interessati potranno riprendere con gli adempimenti e i pagamenti dal 20 novembre prossimo. La sospensione riguarda anche la Rottamazione quater, la domanda di definizione agevolata e la tregua fiscale delle cartelle esattoriali i cui termini e adempimenti slitteranno di tre mesi.