In Giappone c’è stato un raro attacco con arma da fuoco (e un coltello) che ha causato quattro morti. Nel Paese del Sol Levante, uno dei più sicuri al mondo dove gli attacchi con arma da fuoco sono ai minimi livelli mondiali, un uomo è stato arrestato dopo l’uccisione delle quattro persone in questione. L’evento è avvenuto nella prefettura di Nagano. Il presunto aggressore ha accoltellato una donna e sparato a due poliziotti con un fucile da caccia. Dopodiché è stata confermata una quarta morte. Sembra che l’autore del gesto sia Masanori Aoki, il figlio di 31 anni di un politico locale.
Giappone, raro attacco con arma da fuoco: perché nel Paese del Sol Levante questa è una notizia?
Nonostante l’uccisione dell’ex primo ministro Shinzo Abe nel luglio dello scorso anno, gli attacchi con arma da fuoco rimangono particolarmente rari. La violenza armata non rientra nei canoni nipponici della classica cronaca. Le sparatorie di più agenti di polizia sono ancora più rare, con l’ultimo incidente avvenuto più di 30 anni fa. Secondo l’agenzia di stampa giapponese Kyodo, la polizia ha ricevuto una chiamata intorno alle 16:25 ora locale riguardo a un uomo che aveva inseguito e poi accoltellato una donna. Un testimone oculare che lavorava in un campo vicino ha detto a Kyodo che l’attacco dell’uomo alla sua prima vittima era stato effettuato con una lama lunga circa 30 cm.
Il movente che avrebbe spinto il signor Aoki ad agire in questo modo non è chiaro. Quando il testimone ha chiesto al sospettato perché avesse accoltellato la donna, si dice che abbia risposto: “L’ho uccisa perché volevo”. L’uomo, successivamente, avrebbe sparato ai due agenti. Non è stato subito chiaro come fosse morta la quarta persona, ma è stata descritta come una donna anziana. Un uomo sulla cinquantina ha detto a NHK: “È triste che sia successo qualcosa di simile nel mio quartiere. Non sono riuscito a dormire tutta la notte”.