In occasione del centenario di domani, sabato 27 maggio, di Don Lorenzo Milani, ripercorriamo le fasi più importanti della vita del celebre sacerdote.

Centenario Don Milani: causa morte, opere, scuola, frasi, idee del sacerdote educatore

Domani, 27 maggio 2023, si celebra il centenario di uno dei sacerdoti e maestri più celebri ma anche più contrastati dal mondo della Chiesa. Stiamo parlando di Don Milani, l’uomo che con le sue idee ha permesso di insegnare anche ai più poveri, ossia agli operai e ai contadini della provincia di Firenze.

Al secolo Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti, l’uomo nasce nel capoluogo rinascimentale della Toscana il 27 maggio del 1923. Come si apprende già dal suo nome, fa parte di una laica, ricca e dell’alta borghesia famiglia fiorentina. Sin da piccolo viene messo davanti alla cultura e all’amore per la pittura.

Riceve la chiamata subito dopo il liceo. Da quel momento inizia la sua vita da cristiano e cattolico, non ottenendo tuttavia l’appoggio da parte dei suoi genitori. Il 13 luglio del 1947 viene nominato ufficialmente sacerdote e viene mandato nella parrocchia di S. Donato a Calenzano, vicino a Firenze.

Decide di costruire la prima scuola popolare per educare ed insegnare a tutti coloro che, a causa della povertà, non potevano accedere alle istituzioni scolastiche. Questi erano contadini, braccianti, pastori e operai.

La scuola popolare a Barbiana

Essendo fin da subito visto come un uomo fastidioso dalla Chiesa, per le sue idee così convinte e decise, viene confinato in un luogo isolato con 124 abitanti in tutto, a Barbiana sui monti del Mugello.

Il prete non si perde d’animo e anzi dà vita alla sua più grande fortuna, per il quale ancora oggi viene ricordato. Un’altra scuola popolare per giovani operai e contadini di quella zona.

Essendo un territorio povero di cultura, le famiglie vedevano come un bene secondario la scuola. Don Milano così, per indurre a frequentarla utilizzò ogni strategia, come ad esempio lo sciopero della fame.

Questa scuola verrà per sempre ricordata come una vera innovazione in quanto oltre allo studio delle lingue straniere, come il francese, tedesco e l’arabo, si tenevano lezioni di recitazione, ma anche di nuoto.

Tra le frasi celebri del Don ricordiamo I care, ossia “mi riguarda, mi sta a cuore, mi prendo cura”, esattamente come il prete ha fatto con tutti i suoi ragazzi, ma soprattutto con i più deboli. L’opera sua fondamentale, che ha inciso ad un vero cambiamento, è stata Lettera a una professoressa, scritta con i suoi ragazzi della scuola di Barbiana.

Causa morte

La causa della morte di Don Milano è stata una malattia, più precisamente il morbo di Hodgkin – una rara forma di tumore del sistema linfatico – che lo ha spento lentamente dopo molti anni. Era il 26 giugno del 1967 e aveva solo 44 anni.

Il suo corpo è stato sotterrato nel cimitero di Barbiana, con il suo abbigliamento ecclesiastico e ai piedi degli scarponi da montagna.

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