La Liga è pronta ad abbandonare il Var dalla prossima stagione. La notizia diffusa dal network iberico El Larguero ha già fatto il giro del mondo ed è considerata tra le più incredibili mosse che il presidente della Federazione spagnola Javier Tebas attuerà in occasione del prossimo campionato. Sarebbero di natura economica le problematiche emerse in merito alla decisione del sistema spagnolo. Troppi, secondo Tebas, i tre milioni di euro che la Liga è costretta a spendere per preservare l’utilizzo della tecnologia nel mondo del calcio. Una scelta che stona con quelle che erano le ultime innovazioni del settore arbitrale, con la possibile introduzione del fuorigioco semiautomatico anche nei principali campionati europei.
Il movimento calcistico spagnolo si è da sempre mostrato poco propenso al sostegno degli arbitri attraverso l’utilizzo della tecnologia. Oltre alla prossima eliminazione del Var, la Liga è l’unico tra i top campionati europei a non avere la goal line technology. Una decisione paradossale, che ha avuto ulteriore risonanza nell’ultimo weekend. Nella sfida, infatti, tra Espanyol e Atletico Madrid, terminata con un pirotecnico 3-3, il gol del momentaneo 0-2 di Griezmann era stato passato al vaglio del Var non per una posizione di fuorigioco, ma per capire se la palla avesse oltrepassato o meno la linea di porta.
La Liga elimina l’utilizzo del Var dalla stagione 2023/24
La Liga rappresenta l’unico tra i maggiori campionati europei a decidere di eliminare l’utilizzo del Var dalle partite della prossima stagione. Questa, e non solo, rientra tra le idee rivoluzionarie di cui il presidente Javier Tebas si è fatto promotore. In una recente intervista al De Telegraaf, il numero uno del calcio spagnolo aveva dichiarato: “C’è un nuovo modello di Champions League nel 2024, ma si dovrebbe iniziare a lavorare su un altro tipo di modello, un modello che si orienti di più su un torneo europeo formato solo da campioni nazionali, con squadre che hanno vinto il proprio campionato provenienti da ogni angolo d’Europa. Io rappresento LaLiga, ma un quarto club spagnolo non è un miglioramento per la Champions League”.
Da sempre contrario al progetto Superlega e nemico annunciato delle teorie complottiste di Real Madrid e Barcellona, Tebas sull’argomento aveva aggiunto: “I campionati nazionali sarebbero distrutti sportivamente ed economicamente. Serie A, Bundesliga, LaLiga, Eredivisie. Se il tuo campionato nazionale non ti dà la possibilità di qualificarti per giocare in Europa, allora la tua competizione nazionale diventa molto meno interessante Ed è esattamente quello che abbiamo costruito per molti decenni: la combinazione di competizioni nazionali e competizioni europee insieme è un modello di successo”.