È il 34enne Luigi Corsini la vittima dell’omicidio verificatosi negli scorsi giorni in via Cogne, a Milano, per mano di Claudio Giannuario, il 51enne poi morto suicida. Il padre ne aveva denunciato la scomparsa quattro giorni prima del ritrovamento del cadavere, avvenuto lo scorso 22 maggio dopo quello del suo killer, gettatosi dal settimo piano di un palazzo. Stando agli esiti dell’autopsia, la vittima sarebbe deceduta almeno 24 ore prima del ritrovamento dopo essere stata colpita con delle forbici. Resta un giallo, invece, il movente.
Omicidio in via Cogne a Milano, identificata la vittima: si tratta di un 34enne scomparso
Era sparito da casa, nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro, da qualche giorno, quando, almeno 24 ore prima del ritrovamento del suo cadavere in un appartamento di via Cogne, a Milano, Luigi Stefano Corsini sarebbe stato ucciso da Claudio Giannuario. Il suo corpo era stato trovato senza vita all’interno della casa del killer dopo che alcuni passanti si erano imbattuti nel cadavere di quest’ultimo, morto suicida dopo essersi gettato dal settimo piano del palazzo. Stando alle ultime informazioni, si sarebbe lasciato cadere nel vuoto, sporgendosi dalla ringhiera, dopo aver provato a farsi del male con le stesse forbici utilizzate per uccidere il 34enne, trovate successivamente al piano terra dello stabile in cui il 51enne risiedeva da qualche anno.
Si era trasferito da Roma e militava nel centro sociale Leoncavallo. In che relazione fosse con la vittima non è ancora stato chiarito. Come non è chiaro perché possa averla uccisa e abbia poi deciso di togliersi la vita. Il nome di Corsini, pochi giorni prima del ritrovamento, era finito anche in tv, in una puntata della trasmissione “Chi l’ha visto?”, che si occupa di fare luce sui casi delle persone scomparse. Alla fine le ricerche si sono concluse nel peggiore dei modi. L’identificazione dell’uomo, che non aveva con sé i documenti, è avvenuta nelle scorse ore da parte delle autorità competenti, in sede di esame autoptico.
Scoperta l’identità dell’uomo travolto e ucciso da un treno a Roma
A Roma le autorità locali hanno invece scoperto l’identità dell’uomo che la scorsa domenica, attorno alle 9 del mattino, era stato travolto e ucciso da un treno in un’area dedicata all’autolavaggio della stazione Ostiense. Era stato lo stesso macchinista, dopo l’incidente, a dare l’allarme, chiedendo l’intervento dei soccorsi. Al loro arrivo, per l’uomo non c’era più nulla da fare. Stando agli ultimi accertamenti, si tratterebbe di un 51enne che abitava nei pressi della stazione.
Il macchinista non sarebbe riuscito a frenare per tempo e l’avrebbe schiacciato. Non è chiaro, però, se sia stato lui ad ucciderlo. Alcuni passanti hanno infatti riferito di aver notato il corpo dell’uomo nell’area di transito dei treni. Una delle ipotesi è che, al momento dell’incidente, potesse già essere morto. Lo dimostrerebbero i rilievi effettuati sul luogo dell’impatto. Non si esclude, comunque, nessuna pista. Per ricostruire le esatte dinamiche di quanto accaduto i carabinieri visioneranno, nelle prossime ore, i filmati delle telecamere di sorveglianza installate in stazione.
Non ci sarebbero dubbi, invece, sulle cause del decesso dell’anziano morto dopo essere stato travolto da un’auto a Marcianise, in provincia di Caserta. L’uomo si trovava in sella alla sua bicicletta quando, nella giornata di ieri, 25 maggio, era stato investito da un mezzo pesante, morendo sul colpo. Si tratterebbe di un 81enne della zona. Secondo i rilievi effettuati sul luogo del sinistro, alla base dell’incidente ci sarebbe una manovra azzardata da parte del conducente del camion. Quest’ultimo avrebbe agganciato l’anziano, fermo al semaforo, trascinandolo per diversi metri, prima di rendersi conto dell’accaduto.