La nipote del boss Papalia apre un bar a Milano e il sindaco di Buccinasco insorge contro la giovane. Ne nasce uno scontro sui social tra il primo cittadino Rino Pruiti e la madre della giovane, una ragazza di 23 anni incensurata.
Pruiti era già stato protagonista di vicende legate alla presenza del clan Papalia-Barbaro nel comune di Buccinasco e spiega di aver già avvisato la prefettura e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per avviare gli accertamenti del caso.
“Nei giorni scorsi ho appreso da mie fonti che la nipote di Rocco Papalia ha aperto un bar in via Lodovico Il Moro a Milano, a pochi metri dal ‘confine’ con Buccinasco come poi confermato da un post su Facebook attraverso cui la madre della ragazza annunciava di cercare personale per l’avvio del locale. Ho avvertito il Prefetto e, come consigliere metropolitano, anche il sindaco di Milano, per fare gli accertamenti del caso e capire chi sia titolare del bar”.
Ha raccontato all’Agi il primo cittadino, aggiungendo che la sua amministrazione fa di tutto “per bloccare queste persone e loro aprono tranquillamente un bar che sarà costato centinaia di migliaia di euro”
“‘frutto di sacrifici’, ha scritto la madre, ma quali sacrifici può avere fatto una ragazza di 23 anni per mettere da parte così tanti soldi?. Tra l’altro i Papalia continuano a piangere miseria lamentando difficoltà economiche”.
Buccinasco, nipote del boss Papalia apre un bar: lo scontro tra la madre e il sindaco Pruiti
Dopo il post di lamentele pubblicato dal sindaco, è nato un botta e risposta con la madre della giovane, Serafina ‘Sara’ Papalia, figlia del boss Rocco che è tornato in libertà dopo aver scontato 30 anni di carcere. Pruiti, però, dover aper scritto “A Buccinasco non abbiano solo mafiosi ma anche insospettabili amici di mafiosi”, ha cancellato le risposte di Sara Papalia e di chi difendeva dei cittadini che avevano espresso sostegno all’attività, conservandone gli screenshot.
Negli screenshot si legge:
“Carissimo, sono Sara Papalia. Volevo chiarire giusto per voi che parlate a vanvera come al solito che il bar non è assolutamente dei Papalia come scrive nel post. E poi perché parlare al plurale! Dei! Ognuno di noi ha la propria famiglia! Il bar è di mia figlia, ragazza di 23 anni sposata con la sua di famiglia. Non hanno diritto nemmeno a crearsi un futuro?. Uccideteci tutti”.