Li Hui, emissario speciale inviato dalla Cina in Russia, è pronto all’ultima tappa del suo intenso tour diplomatico. Il rappresentante di Pechino è arrivato oggi a Mosca: obiettivo, cercare una soluzione politica al conflitto. Nel suo lungo viaggio, Li è già stato a Kiev, Varsavia, Parigi e Berlino e ha incontrato le principali autorità locali: un’occasione, per l’emissario, di ribadire l’impegno messo in campo dalla Cina per la pace.

Nella capitale polacca, il rappresentante cinese ha incontrato il vice ministro degli Esteri di Varsavia Wojciech Gerwel. Li ha ribadito la volontà della Cina di lavorare in favore dei colloqui di pace.

La Cina è disposta a rafforzare il dialogo con tutte le parti, per accumulare gradualmente consenso e gettare solide basi per il cessate il fuoco.

Una linea confermata anche nei summit di Parigi e Berlino, con la Cina che sembra orientata a raggiungere “accordi politici”. A Parigi, Li ha incontrato Frederic Mondoloni, direttore generale degli Affari Politici e di Sicurezza del ministero degli Esteri francese. Quest’ultimo ha ribadito la “piena responsabilità” della Russia nella guerra. Tuttavia, la Francia trova rassicurante l’apporto della Cina, capace di “un ruolo costruttivo” in vista di un ipotetico accordo tra le parti.

Cina invia emissario in Russia, Li Hui si farà portavoce del documento in dodici punti di Pechino

La base del cessate il fuoco, per la Cina, resta quella del documento formulato da Pechino nell’ottica di una soluzione politica del conflitto. Li Hui porterà dunque il piano cinese anche a Mosca, nel suo incontro con il capo della diplomazia russa Serghei Lavrov e con il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Mikhail Galuzin.

Una volta giunto a Mosca, il diplomatico ha chiesto un cessate il fuoco immediato in Ucraina, oltre alla permanenza delle regioni occupate all’interno della Federazione Russa. Lo riferisce il quotidiano statunitense The Wall Street Journal, che cita alcune delle parole di Li.

Gli alleati degli Stati Uniti in Europa devono difendere la loro autonomia e chiedere un cessate il fuoco immediato, lasciando alla Russia quei territori che occupa attualmente.

Il diplomatico era stato nominato il mese scorso dal presidente cinese Xi Jinping in persona. La scelta del leader del Paese del Dragone aveva dato seguito al colloquio di quest’ultimo con Volodymyr Zelensky. La missione diplomatica di Li era cominciata a Kiev, con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che lo ha invitato al rispetto della sovranità nazionale del territorio invaso. L’Ucraina, in fin dei conti, continua a nutrire seri sospetti nei confronti della Cina. Quest’ultima non ha mai realmente condannato l'”operazione militare speciale” orchestrata da Putin. Lo stesso leader del Cremlino, a marzo scorso, aveva incontrato Xi Jinping nella sua residenza, dichiarandolo pubblicamente “un buon vecchio amico”.

Dal canto suo, Xi ha dichiarato ieri che le due superpotenze devono “sostenersi fermamente a vicenda” sugli “interessi fondamentali” e approfondire la loro cooperazione. I leader occidentali riunitesi al G7 hanno posto l’accento sulla cooperazione tra Pechino e Mosca, alla quale la Cina ha risposto difendendo una “normale” cooperazione tra due Stati.

Li Hui in Russia, novanta minuti di colloquio con Lavrov

Il rappresentante speciale cinese per gli Affari Eurasiatici ha lasciato Mosca dopo un lungo colloquio con Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo. Il diplomatico non ha rilasciato dichiarazioni al termine dell’incontro, durato circa novanta minuti.

Emergono, intanto, nuovi dettagli sugli incontri di Li con i funzionari di Bruxelles. Nella capitale belga il funzionario del Dragone ha incontrato Frederic Bernard, capo di gabinetto del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Sul tema è intervenuto il ministero degli Esteri di Pechino in una nota.

La Cina ha sempre sostenuto una posizione obiettiva ed equa sulla questione ucraina, promuovendo attivamente colloqui di pace. La Cina e l’Ue hanno molto consenso su questo tema. La Cina sostiene i Paesi europei nel rafforzare la loro autonomia strategica e compiere sforzi per la stabilità a lungo termine del continente europeo. La Cina è disposta a collaborare con l’Ue per attuare l’importante consenso raggiunto dai leader delle due parti e rispondere all’incertezza della situazione internazionale con la stabilità delle relazioni Cina-Ue.