L’accordo tra Ucraina e Russia si farà. Ne è convinto Henry Kissinger, segretario di Stato americano sotto la presidenza di Richard Nixon, che indica la Cina come il principale fautore della pace, o quanto meno un cessate il fuoco, tra i due Paesi in guerra.
“Adesso che la Cina è entrata nel negoziato, penso che si arriverà a un risultato già entro la fine dell’anno, ci saranno processi negoziali e persino negoziati reali”.
Spiega alla Cbs l’inventore della ‘shuttle-diplomacy’, alla vigilia dei suoi cento anni (che compierà il 27 maggio). Kissinger ha attraversato gran parte del Novecento e ben conosce la geopolitica, soprattutto i rapporti tra Washington e Pechino. Il diplomatico per decenni girà il mondo in cerca di contatti diretti e indiretti per conto della Casa Bianca. Fu lui l’architetto del vertice del 1972 a Pechino, tra Nixon e Mao Tse-Tung, che cambiò le relazioni internazionali dei due paesi.
In quegli anni i rapporti tra gli States e il paese del Dragone erano praticamente inesistenti, resi ancora più gravosi dalla Guerra in Vietnam, dalla guerra in Corea e dalla questione Taiwan. Quell’incontro, il primo tra un presidente americano in carica e il leader cinese, portò a una normalizzazione dei rapporti.
Per il diplomatico i rapporti tra Washington e Pechino devono essere sempre mantenuti perché da loro può dipendere il futuro del Mondo.
“Stati Uniti e Repubblica Popolare cinese hanno in comune il fatto di considerarsi nazioni eccezionali, entrambe pensano di avere il diritto di prevalere. Bisogna capire la permanenza storica della Cina, e al tempo stesso impedirle di diventare egemone. Non ci riusciremo attraverso prove di forza”,
Scriveva Kissinger nel suo saggio ‘Leadership’. Bisogna non scordare l‘importanza storica della Cina e quella economica, così come il ruolo che ha nello scacchiere mondiale, sostiene Kissinger. Proprio per questo la Cina può essere un player importante che può dare un grande contributo alla crisi ucraina.