I colpi informatici rappresentano una minaccia sempre più pressante per il sistema produttivo italiano.
Negli ultimi tempi, il numero di colpi informatici è aumentato in modo preoccupante, mettendo a rischio la sicurezza dei dati e l’operatività delle aziende.
Questa crescente minaccia ha spinto il governo italiano a prendere misure concrete per contrastare questa tendenza.
Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e all’istituzione di un nuovo acceleratore per startup nel settore della cybersecurity, il Paese si sta muovendo rapidamente per proteggere le imprese e promuovere l’innovazione nel campo della sicurezza informatica.
Colpi informatici in crescita
Secondo l’Allianz Risk Barometer e il Cyber Security Report 2023 di Check Point Research, i rischi informatici,
come gli attacchi ransomware e le violazioni dei dati, sono diventati la principale preoccupazione per le aziende italiane.
In particolare, l’Allianz Risk Barometer ha evidenziato che quasi un’azienda su due teme gli attacchi cyber,
con una percentuale pari al 47% in Italia per il secondo anno consecutivo.
Questo trend si ripete anche in altri paesi, come Canada, Francia, Giappone, India e Regno Unito, dove i rischi informatici rappresentano la principale minaccia per le imprese con un fatturato annuo inferiore ai 250 milioni di dollari.
Impatto dei colpi informatici
I colpi informatici hanno un impatto significativo sulle aziende, sia in termini di perdita di dati che di costi finanziari.
Secondo il Cyber Security Report 2023, nel 2022 si è registrato un aumento degli attacchi contro tutti i settori di business.
Gli attacchi informatici non discriminano tra aziende pubbliche e private e possono colpire qualsiasi tipo di organizzazione.
Tuttavia, alcune tipologie di aziende sono risultate più vulnerabili nel contesto italiano nel 2023.
Le istituzioni educative e di ricerca, comprese università e centri di ricerca, sono state particolarmente colpite dagli attacchi informatici, con una media di 2.314 attacchi a settimana per organizzazione.
La natura delle loro attività, che coinvolge la gestione di una vasta quantità di dati sensibili e di proprietà intellettuale, le rende un obiettivo allettante per i criminali informatici.
I dati di ricerca, le informazioni personali degli studenti e i risultati degli esami possono essere oggetto di attacchi mirati, causando gravi conseguenze sia in termini di reputazione che di sicurezza.
Altri settori che hanno riportato un aumento degli attacchi informatici includono quello sanitario e quello finanziario.
Nel settore sanitario, le organizzazioni ospedaliere e i fornitori di servizi sanitari sono diventati bersagli privilegiati per i criminali informatici, a causa del valore dei dati medici sensibili che trattano e dell’importanza dei loro servizi per il benessere delle persone.
I colpi informatici a queste organizzazioni possono mettere a rischio la sicurezza dei pazienti e interrompere le operazioni quotidiane.
Le organizzazioni sanitarie hanno riportato attacchi informatici nell’ultimo anno, con un costo medio totale che supera i 4,4 milioni di dollari,
il 74% superiore rispetto all’anno precedente.
Nel settore finanziario, infine, le banche, le compagnie di assicurazione e altre istituzioni finanziarie sono soggette a una serie di minacce informatiche, tra cui frodi, attacchi di phishing e violazioni dei dati.
I criminali informatici cercano di ottenere accesso ai sistemi finanziari e ai dati sensibili dei clienti per scopi fraudolenti,
causando gravi danni finanziari e compromettendo la fiducia dei clienti.
Investimenti nel settore della cybersecurity
Nonostante l’aumento dei rischi informatici, l’Italia è ancora indietro rispetto ad altri paesi nel rapporto tra spesa per la cybersecurity e PIL.
(Leggi l’articolo completo sugli attacchi hacker in Italia)
Tuttavia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato 623 milioni di euro per lo sviluppo e l’acquisto di soluzioni di sicurezza informatica nella pubblica amministrazione.
Inoltre, l’istituzione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) dimostra l’importanza attribuita alla sicurezza digitale.
Ruolo delle startup nella sicurezza informatica
L’aumento delle minacce informatiche ha attirato l’attenzione dell’ecosistema delle startup.
In questo contesto, è stato creato l’acceleratore CyberXcelerator, che ha l’obiettivo di supportare le startup nel settore della cybersecurity.
Questo programma offre finanziamenti e supporto alle nuove imprese che desiderano sviluppare soluzioni innovative per proteggere le aziende dagli attacchi informatici.
Tra le startup che partecipano a questo programma, Cyberangels, CyLock e Security Forge si distinguono per le loro soluzioni avanzate nel campo della sicurezza informatica.
(Scopri anche Zero Trust: la gestione della cybersicurezza per proteggere i dati)
L’aumento dei colpi informatici rappresenta una minaccia crescente per il sistema produttivo italiano.
Tuttavia, il Paese sta facendo importanti passi avanti per proteggere le imprese e promuovere l’innovazione nel campo della cybersecurity.
È fondamentale che le aziende adottino misure adeguate per proteggere i propri dati e mitigare i rischi informatici.
Solo attraverso un approccio integrato e una collaborazione tra pubblico e privato, sarà possibile affrontare efficacemente questa sfida.