Intervenendo al Festival dell’Economia di Trento, Giorgia Meloni non poteva esimersi dal tornare sull’argomento alluvione in Emilia-Romagna. Durante il suo collegamento video, la premier ha snocciolato alcuni numeri relativi al maltempo. Un’ondata eccezionale, che ha visto cadere, dati alla mano, “oltre 200 millimetri di pioggia in 36 ore“. Un quantitativo spropositato, che si aggiunge “ai 300 caduti nello stesso territorio nella prima settimana di maggio”.

In 15 giorni è caduta metà di tutta la pioggia che cadrebbe nella stessa zona in un intero anno. Il bilancio è grave in tema di vittime, per cui mercoledì abbiamo proclamato il lutto nazionale, ci sono oltre 15mila evacuati, attività economiche e produttive in ginocchio. Oggi non è ancora possibile la quantificazione dei danni complessivi, che sono ingenti. Lavoreremo sulle misure e sulle richieste da fare all’Ue.

Meloni al Festival dell’Economia sull’alluvione in Emilia-Romagna: “Attiveremo il fondo di solidarietà, c’è anche il fondo di coesione”

Per quanto riguarda l’alluvione, “serviva una risposta immediata ed è stata data con il Consiglio dei ministri di martedì con cui abbiamo varato primi interventi per oltre due miliardi di euro, uno sforzo immane fatto in 72 ore per il quale devo ringraziare tutto il Consiglio dei ministri”.

Ci siamo concentrati per dare risposte immediate alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti, al comparto agricolo, sportivo, al mondo delle sanità. Abbiamo lavorato a 360 gradi per dimostrare che non ci saremmo voltati dall’altra parte non solo perché è doveroso per quei cittadini ma anche perché è importante per l’Italia nel suo complesso. L’Emilia Romagna è una locomotiva e se si ferma noi non possiamo mantenere buoni parametri macroeconomici che stiamo vedendo.

Nel suo intervento al Forum di Trento, la presidente del Consiglio ha evocato il fondo di solidarietà e il fondo di coesione, da attivare subito per riparare ai danni: al governo il compito di “trovare le risorse necessarie”, perché “una cosa è leggere i numeri e l’altra è vedere i danni”.

La messa in sicurezza del territorio è priorità assoluta. Il Pnrr riguarda soprattutto la messa in sicurezza, è un fondo strategico. Fondamentale la flessibilità dei fondi esistenti per gli imprevisti.