Il Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica Italiana è costantemente alla ricerca di nuove risorse brillanti pronte a dedicarsi alla salvaguardia della sicurezza nazionale e alla tutela degli interessi strategici del paese. In un panorama sempre più globalizzato e digitale, le sfide nell’ambito della sicurezza e dell’intelligence sono in continua evoluzione, richiedendo professionalità sempre più specializzate e aggiornate. Per chi vuole lavorare nell’ambito del DIS (Dipartimento per le informazioni della sicurezza) è meglio tenere d’occhio periodicamente le posizioni lavorative aperte: attualmente ne sono previste alcune, per le quali la selezione non avviene tramite concorso pubblico.
Lavorare nei servizi segreti italiani: quali competenze sono richieste?
L’Intelligence italiana è alla ricerca di competenze molto specifiche per rinforzare le sue file. Le competenze tecniche sono ovviamente al primo posto, con particolare attenzione all’Algoritmica per la Crittoanalisi, all’interpretazione delle immagini satellitari, nonché alle tecniche di Machine Learning applicate al Riconoscimento Biometrico.
Ma non si tratta solo di competenze tecniche. L’Intelligence italiana richiede anche affidabilità, sicurezza, un forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza. Si tratta di qualità imprescindibili per chi desidera lavorare in un settore così delicato e importante.
I profili professionali più ricercati attualmente
Le opportunità di carriera nell’Intelligence italiana sono molteplici. Al momento, i profili più ricercati sono quelli di analista (in ambito geopolitico, del contrasto ai fenomeni del terrorismo e dell’eversione), esperti in campo economico (con particolare riferimento al golden power, alla green economy e alla transizione energetica), conoscitori di lingue rare e dialetti d’area, tecnici della sicurezza cibernetica e nel campo dei droni, e infine esperti nella ricerca informativa.
Queste posizioni rappresentano una sintesi delle competenze più richieste nel settore dell’Intelligence, che si sta muovendo nel corso degli ultimi anni in un ambito sempre più tecnologico e interdisciplinare.
Lavorare nei servizi segreti italiani: il processo di selezione
L’ingresso nell’Intelligence italiana è subordinato a un processo di selezione dettagliato. Dopo un primo screening curriculare, i candidati selezionati saranno sottoposti a un processo di verifica che comprende la valutazione delle competenze professionali, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale e dei requisiti di affidabilità e sicurezza.
In caso di assunzione, la posizione professionale attribuita terrà conto dei risultati della selezione, dei titoli di studio e delle esperienze professionali del candidato. Questo per garantire che le risorse più adatte siano destinate ai ruoli più appropriati.
Come candidarsi per lavorare nell’Intelligence italiana
Le candidature possono essere inviate fino alle ore 24:00 del 30 giugno 2023. La procedura di candidatura si svolge interamente online attraverso la sezione “Lavora con Noi” del sito sicurezzanazionale.gov.it.
Oltre alle posizioni aperte, l’Intelligence Italiana accoglie anche candidature spontanee, sempre attraverso la procedura online. Se si pensa di avere le competenze e le qualità necessarie per unirti all’Intelligence Italiana, il Dipartimento invita a inviare la propria candidatura spontanea. Si precisa in ogni caso che tale procedura non riguarda concorsi pubblici di assunzioni, ma solo la creazione di un bacino di professionisti dal quale attingere per future campagne di assunzioni e reclutamento risorse.
Il criterio di selezione tramite candidatura spontanea inoltrata sulla piattaforma online sarà lo stesso di quello relativo all’attuale avviso di ricerca.
Come inviare la propria candidatura spontanea all’Intelligence italiana
Prima di inviare la propria candidatura, sarà necessario registrarsi sul sito e seguire la procedura online con le indicazioni fornite: una volta compiuto questo step si potrà inviare la propria candidatura ed entrare così nel database delle risorse da cui l’Intelligence potrà reclutare nuovo personale. Se il profilo è ritenuto idoneo, sarà necessario passare allo step successivo di valutazione, ovvero sottoporsi agli accertamenti psicoattitudinali e a un conseguente colloquio con una commissione di esperti.