Nuovo attacco missilistico russo, che stavolta si è concentrato su un ospedale della città di Dnipro. Ci sono vittime, come confermato dal governatore regionale Serhii Lysak su Telegram. Lysak ha parlato di “attacco missilistico su Dnipro”, con una “struttura medica” colpita, che ha imposto il ripristino dell’allerta aerea nell’oblast di Dnipropetrovsk.

A fare eco al governatore anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha parlato di una persona uccisa e almeno quindici feriti, denunciando l’ennesimo atto dei “terroristi russi”.

Confermano ancora una volta il loro status di combattenti contro tutto ciò che è umano e onesto. Un attacco missilistico contro una clinica nella città di Dnipro. A partire da ora, una persona è stata uccisa e 15 sono rimaste ferite. Le conseguenze dei bombardamenti vengono eliminate e le vittime vengono soccorse. Tutti i servizi necessari sono coinvolti.

Stando agli ultimi aggiornamenti, ci sarebbero anche due bambini tra i feriti. Lo riporta lo stesso Lysak su Telegram. Si tratta di due pazienti di 3 e 6 anni, entrambi ricoverati. Gli ultimi aggiornamenti, evidenziando di due morti e trenta feriti. La prima vittima sarebbe un 69enne raggiunto dal missile mentre era in clinica, mentre il secondo è stato ritrovato in questi minuti, estratto dalle macerie.

Attacco russo ospedale Dnipro, Zelensky: “Il nostro tempo è la nostra gente”

Sempre su Telegram, Zelensky ha postato un video in cui compaiono le conseguenze dell’attacco: la clinica è andata distrutta e i pazienti sono rimasti parzialmente sepolti dalle macerie.

Dobbiamo sconfiggere questi inumani irrevocabilmente e il prima possibile. Perché il nostro tempo è la nostra gente. E la nostra gente è la cosa più preziosa in Ucraina.

Arrivano, intanto, ulteriori aggiornamenti sull’attacco russo. Quattro persone risultano disperse, secondo quanto riportato su Telegram dal commissario ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets. Quest’ultimo ha sottolineato come i soccorritori siano ancora al lavoro per rimuovere le macerie e salvare vite umane.

La Russia è in guerra con la popolazione civile e lancia missili e bombe contro obiettivi civili. È un Paese assassino. Un Paese terrorista!

Già in mattinata in città erano risuonate quattro importanti esplosioni, che avevano spinto le autorità ucraine ad emanare l’allarme antiaereo in 11 regioni della Nazione invasa. Un altro bombardamento, stavolta su Huliapole, ha provocato il ferimento di due donne di 47 e 62 anni, estratte vive dalle macerie: in questi istanti stanno ricevendo cure mediche.

Tra i territori più martoriati da colpi di artiglieria la regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Lo ha denunciato Vyacheslav Gladkov, il governatore regionale, su Telegram. Particolarmente colpito il villaggio di Kozinka, teatro della prima incursione nella regione, dove sono piovute ben 132 granate in poche ore. Secondo il governatore non ci sono state vittime.

Medvedev: “Zelensky un clown, con lui impossibili i colloqui”

Ancora una volta, Dmitry Medvedev chiude al dialogo con Zelensky. L’attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale è tornato sull’argomento durante la sua visita in Vietnam. Come al solito, non ha usato mezzi termini verso il rivale. A riportare le sue parole l’agenzia di stampa russa Tass.

Finché ci sarà l’attuale regime e il clown Zelensky al potere a Kiev, i colloqui saranno impossibili. Tutto finisce sempre con i negoziati. Questo è inevitabile, ma finché queste persone saranno al potere, la situazione per la Russia non cambierà in termini di negoziati.