Niente Stop Rdc per i napoletani: Napoli è in fermento dopo la grande notizia dell’approvazione imminente in Campania. Si alza il sipario sul Reddito di cittadinanza per i napoletani.
Dopo gli interventi incisivi del governo italiano che hanno introdotto forti limitazioni e l’abolizione prevista con la sostituzione dell’Assegno di inclusione nel 2024, è stata ufficialmente lanciata una nuova Petizione per l’ingresso della Misura Integrativa Regionale. Analizziamo insieme i principali punti contenuti del MIR in Campania.
Niente Stop Rdc per i napoletani: in Campania cambia tutto
I cittadini napoletani, con l’appoggio delle parti sociali, politiche e associative impegnate sul territorio per sostenere Lavoro e Reddito, hanno avviato una nuova Petizione Popolare rivolta al presidente della Regione Campania per l’introduzione della Misura Integrativa Regionale – MIR.
Un nuovo strumento che mira a sostenere le persone e famiglie in stato di bisogno e fragilità sociale.
Ciò è necessario poiché l’Assegno di inclusione non arriverà a tutti i cittadini a causa delle forti restrizioni imposte dalla legge. Pertanto, si parte dal 2024 con una misura che dovrebbe scacciare ogni dubbio e contestazione legati al Reddito di cittadinanza.
La nuova misura si inserirà in un contesto diverso, consentendo ai nuclei familiari composti da minori, disabili e persone anziane a partire da 60 anni di beneficiare del sostegno economico.
Prima di discutere della citata misura, è importante sottolineare che la Regione Campania conta un numero molto alto di percettori del Reddito di cittadinanza.
Pertanto, è stato proposto l’introduzione di una nuova misura a sostegno dei cittadini che sono esclusi dall’Assegno di inclusione – ADI.
Un nuovo strumento per i napoletani introdotto con una doppia finalità: fornire sostegno al reddito e salario sociale.
In sostanza, viene marcata la linea concepita nella campagna nazionale “Ci vuole un reddito”.
Cosa ci sarà al posto del reddito di cittadinanza in Campania?
La Campania presenta un elevato numero di beneficiari del Reddito di cittadinanza, utilizzato da oltre 600.000 cittadini.
Il vero problema è che a partire dal prossimo settembre queste persone vedranno la propria condizione economica peggiorare. Non solo.
Le nuove regole imposte dalla legge non permetteranno il diritto al sussidio per i disoccupati, ma agevoleranno coloro che offrono lavoro al di sotto dei livelli normali, ovvero pagati in maniera sottostandard.
Il grido d’allarme proviene dalle persone che hanno promosso la Petizione, con cui si invita la Regione Campania a cambiare strategia, tenendo conto della fragilità sociale, sostenendo il reddito e salvaguardando le condizioni di vita. La Misura Integrativa Regionale – MIR è un intervento volto a risollevare le classi popolari.
Al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, viene rivolta la richiesta di introdurre una procedura d’urgenza con un intervento immediato di variazione al Bilancio di Previsione.
L’onda del cambiamento è motivata dall’aumento dell’inflazione, dall’aumento dei prezzi di beni e servizi di prima necessità e dall’erosione degli stipendi. A queste condizioni, si aggiunge la grave rimodulazione dei requisiti del Reddito di cittadinanza e l’ingresso di una misura con criteri ancora più stringenti.
Chi percepirà MIR per Rdc in Campania?
La nuova misura MIR per Rdc si focalizza su interventi mirati a risollevare le fasce sociali in crisi economica.
Si cercherà di offrire speranza a coloro che non hanno diritto a forme di sostegno o accesso all’ammortizzatori sociali.
Secondo numerosi esperti, la misura contribuirà a migliorare le condizioni economiche della Campania, specie considerando che attualmente il Reddito di cittadinanza viene distribuito a 626.914 aventi diritto, rappresentando l’11,15 per cento della popolazione.
L’obbiettivo sarà quello di realizzare i progetti che rientrano nel Piano per la lotta alla Povertà 2021-23 e nel Piano Sociale 2022-2024.
Quando entrerà in vigore il nuovo MIR per Rdc in Campania?
Attraverso la nuova misura Integrativa Regionale – MIR, si mette in evidenza il problema sociale e si richiede un intervento immediato a partire dal 1° ottobre 2023 per le persone escluse dalle nuove disposizioni imposte dalla legge sul Reddito di cittadinanza.
Entro il 15 settembre 2023, si dovrebbe stilare il numero dei beneficiari del sussidio che rientreranno nel MIR.