Consiglio dei Ministri lungo e pieno di provvedimenti quello svolto nella serata di ieri, 25 maggio. Al centro sicuramente le iniziative da intraprendere per sostenere nell’emergenza e nella ricostruzione le popolazioni colpite dall’alluvione. Ampliato lo stato d’emergenza per alcune zone della Toscana e delle Marche.
Ampliato lo stato d’emergenza
Il Consiglio dei ministri è iniziato in serata dopo che la premier Meloni è rientrata dall’Emilia Romagna, dopo il sopralluogo nelle zone colpite insieme alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente Bonaccini. Su proposta del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il governo Meloni ha dato il via libera all’ampliamento dello stato d’emergenza anche per quei territori delle Marche e della Toscana colpiti. “La dichiarazione dello stato di emergenza arriva in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 16 maggio 2023. Per le Marche sono le zone dei Comuni di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino della provincia di Pesaro e Urbino. Per la Toscana sono interessati il territorio dei “Comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e di Londa della città metropolitana di Firenze”:
Arrivano i primi fondi per gestire l’emergenza
La situazione nelle zone colpite è ancora in piena emergenza. Anche per questo motivo che il governo non ha ancora deciso il commissario alla ricostruzione. I primi stanziamenti decisi dal consiglio dei Ministri riguardano provvedimenti che vanno a coprire “i primi interventi di soccorso alla popolazione”. Nel comunicato diffuso da palazzo Chigi al termine della riunione, si parla di uno stanziamento per le nuove zone inserite nello stato d’emergenza di “4 milioni di euro, dal Fondo per le emergenze nazionali”.
Oltre al provvedimento per i Comuni alluvionati, il Cdm ha approvato tre ratifiche di accordi e convenzioni internazionali su inquinamento, Singapore e protezione internazionale