Assegni INPS per le famiglie: una panoramica dettagliata degli aiuti 2023. Sono disponibili numerosi benefici attivi fino alla fine dell’anno in corso, tuttavia persiste ancora molta confusione riguardo diversi aiuti. Negli ultimi mesi, ci sono state modifiche e poi la cancellazione del Reddito di cittadinanza per il 2024, destabilizzando la tranquillità di molte persone.
Si parte con l’Assegno di inclusione per le famiglie che includono minori, disabili e over 60. In aggiunta a questa recentissima novità, nel 2022 è stato introdotto l’Assegno unico universale per sostenere economicamente le famiglie con figli.
È sempre gratificante parlare degli interventi messi in campo per sostenere le famiglie, tra cui l’Assegno per il congedo di matrimonio, l’Assegno di solidarietà Assistenza Magistrale, l’assegno sociale, il bonus ISCRO e molti altri. Analizziamo ora, nel dettaglio, le caratteristiche degli assegni INPS destinate alle famiglie.
Assegni INPS famiglie 2023
La prima sfida affrontata dal governo italiano è stata l’introduzione dell’assegno unico universale per tutti i figli, senza distinzione tra lavoratori e famiglie, e con requisiti alternativi per coloro che non dispongono di un ISEE.
La misura è entrata a regime il 1° marzo 2022, a favore dei nuclei familiari con figli fino a 21 anni di età e senza restrizioni anagrafiche per figli disabili a carico.
Nella Circolare n. 34 del 28-02-2022, l’Ente nazionale della previdenza sociale ha fornito le prime linee guide relative all’assegno unico universale per i figli.
L’importo dell’Assegno INPS per le famiglie con figli a carico viene calcolato in base alla condizione economica, valutata con l’ISEE in corso di validità, e condizionato dal valore dell’indicatore: più basso è il reddito, più alto sarà l’importo del beneficio assegnato.
Essendo una misura di carattere universale, l’assegno può essere richiesto anche senza ISEE. Il beneficio viene riconosciuto anche alle famiglie con un reddito di oltre 43.240 euro e, pertanto, saranno riconosciuti importi minimi secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Assegno per congedo matrimoniale
Si tratta di una prestazione previdenziale disponibile per alcune tipologie di lavoratori. Il beneficio viene concesso durante il congedo straordinario per matrimonio civile o concordatario, o unione civile, ed è utilizzabile entro i 30 giorni dopo la data della cerimonia.
L’Assegno per congedo matrimoniale può essere richiesto da entrambi i coniugi/parti di unione civile, a condizione che soddisfano i requisiti disposti dalla normativa.
Sono ammessi al beneficio diverse tipologie di lavoratori, tra cui: gli operai, gli apprendisti, i lavoratori a domicilio, i marittimi di bassa forza, dipendenti da aziende industriali, artigiane e cooperative, purché rientrino nelle condizioni stabilite dalla legge.
Questo beneficio permette di ricevere un importo pari a sette giorni di retribuzione. I lavoratori marittimi hanno diritto a otto giorni di congedo retribuiti.
Assegno di solidarietà Assistenza Magistrale
Si tratta della possibilità di ricevere un assegno di solidarietà destinato ai familiari superstiti di iscritti alla Gestione Magistrale venuti a mancare in servizio attivo. Il beneficio viene rilasciato a domanda, a condizione che i beneficiari soddisfino i requisiti stabiliti dalla legge.
L’Assegno viene calcolato in base allo stato di bisogno economico e in presenza di un reddito ISEE di non oltre 40mila euro.
Assegno sociale
Possono richiedere l’accesso al beneficio sia i cittadini italiani che stranieri residenti su suolo italiano. L’erogazione del contributo è strettamente legata alla presenza delle condizioni economiche disagiate e con redditi che rientrano nei limiti disposti dalla normativa vigente.
La prestazione economica assistenziale viene riconosciuta solo in Italia e non può essere trasferita all’estero, quindi, non è asportabile. Infine, l’assegno sociale non è reversibile ai familiari superstiti.
Bonus ISCRO
SI tratta dell’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, un beneficio riconosciuto ai lavoratori autonomi. L’indennità viene erogata per sei mesi. Inoltre, il contributo non è compatibile con altri trattamenti economici, come pensioni, Naspi, Reddito di cittadinanza e cariche politiche.
L’indennità viene rilasciata ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Per maggiori dettagli, si possono consultare le informazioni contenute in questo articolo.