Mouctar Diakhaby, difensore in forza al Valencia, si è rifiutato di posare per la foto di rito con lo striscione contro il razzismo nel match di stasera, giovedì 25 maggio, contro il Maiorca. Un gesto che ha attirato immediatamente le critiche di tantissimi addetti ai lavori e non, visto il caso che ha interessato proprio il club valenciano lo scorso fine settimana.

Diakhaby non posa con lo striscione contro il razzismo

“Racistas, fuera del fútbol”, è questa la frase stampata su uno striscione con il quale ogni squadra, prima dei match di Liga, posa per una foto di rito. Un gesto che, già in una situazione normale, avrebbe attirato non poche discussioni, ma che dopo i fatti di Valencia-Real Madrid, con i tantissimi insulti piovuti su Vinicius, sta avendo un eco ancor più grande. Il difensore del Guinea ha deciso di farsi da parte e non prendere parte alla classica foto prima del fischio d’inizio della partita contro il Maiorca, forse perchè non convinto delle istituzioni spagnole.

Dopo il match di domenica scorsa, infatti, tre tifosi del Valencia sono stati arrestati con l’accusa di insulti razziali rivolti all’attaccante blancos, ma oltre a questo, tantissimi esponenti del calcio spagnolo non hanno condannato il gesto. Lo stesso Diakhaby peraltro in passato aveva denunciato di essere stato vittima di episodi di razzismo, ma le sue denunce non avevano portato a reazioni simili a quelle dopo il caso Vinicius. Un motivo in più che potrebbe aver portato il giocatore a prendere la decisione di non far parte della foto.