Una partita giocata su due fronti, quella tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Da una parte, i territori che andranno al voto domenica e lunedì. Con i Comuni siciliani alla prova del primo turno delle Amministrative e i ballottaggi in sette capoluoghi. E qui, qualche ulteriore segnale di vicinanza sembra manifestarsi. Dall’altra parte, c’è Roma e un’opposizione comune tutta da costruire, nelle piazze e nei Palazzi. Ma soprattutto nelle piazze. Il presidente pentastellato Giuseppe Conte lancia per il 17 giugno un corteo targato M5s per dire basta “alle vite precarie”. La segretaria Dem Elly Schlein non esclude convergenze e ribadisce la responsabilità condivisa “di costruire un’alternativa in grado di sconfiggere la peggiore destra”. Mentre qualche malumore, tra i Dem, si registra sull’astensione di Alessandro Di Majo, in quota M5s, sulle nuove nomine dei telegiornali Rai. “Un brutto segnale”, per il responsabile Informazione del Pd Sandro Ruotolo, quello dato dal Movimento nel Cda Rai. “Si è avallato – aggiunge – qualcosa di più di una semplice occupazione del servizio pubblico da parte del governo di destra”. L’atteggiamento del M5s, secondo il componente della segreteria Schlein, indebolisce le opposizioni, che invece dovrebbero confrontarsi per “cambiare una legge voluta da Matteo Renzi”.
Pd e 5 Stelle divisi sulla Rai
Un fastidio che a Campo Marzio non comprendono. Dario Carotenuto, capogruppo M5s in Vigilanza Rai, replica: “bene che i Dem abbiano cambiato idea sulla legge Renzi”. E ricorda che il Pd “non ha mai rinunciato alla lottizzazione”. La tensione sulle nomine Rai, al momento, non sembra però poter scalfire un rapporto, che per Ruotolo, “è già avviato”. Alle porte, del resto, ci sono i ballottaggi. E sui territori, in vista del secondo turno, qualche novità c’è. A Vicenza, città importante per la “riconquista” del centrosinistra, è arrivato il supporto pentastellato al candidato Giacomo Possamai. Convergenze delle ultime ore si registrano anche ad Ancona, altro ballottaggio determinante per i Dem, dove si vuole evitare che l’unico capoluogo di Regione al voto passi nelle mani del centrodestra dopo decenni. Fonti del Movimento fanno sapere che non ci sarà nessun apparentamento, ma sostegno alla candidata Ida Simonella. A testimoniare la rilevanza della sfida è la stessa Elly Schlein, che chiuderà ad Ancona la sua campagna elettorale.
Non va meglio alle amministrative
Nessun sbilanciamento pentastellato, al momento, sulla sfida finale a Massa e Siena. Brindisi e Pisa, invece, sono i capoluoghi dove l’alleanza già stretta tra Pd e 5s si confronterà nei duelli conclusivi. Mentre il risultato del test siciliano è ancora tutto da scrivere. Conte è volato nell’Isola per tirare la volata finale verso il primo turno. E gli occhi sono puntati soprattutto su Catania, dove Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani chiuderanno la campagna siciliana del centrodestra. Qui Pd e M5s corrono insieme, così come a Siracusa. Divisi, invece, a Trapani e Ragusa.