Modello 730/2023: chi presenta la dichiarazione dei redditi utilizzando il 730 è bene che sappia che ci sono alcuni documenti che devono essere conservati fino alla fine del 2028. In generale, i documenti devono essere conservati per cinque anni.
Perché è necessario conservare alcuni documenti per cinque anni? Di quali documenti si tratta? Ecco l’elenco completo.
Modello 730/2023, ecco quali documenti è necessario conservare
Quando si presenta la dichiarazione dei redditi, è necessario essere in possesso di tutti documenti che danno diritto a beneficiare di deduzioni e di detrazioni fiscali. I documenti utili alle detrazioni devono essere conservati per cinque anni, in quanto in questo lasso temporale l’Agenzia delle entrate può effettuare i controlli necessari volti a verificare che il contribuente abbia effettivamente diritto a fruire delle agevolazioni.
Più nello specifico, chi presenta la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730 deve conservare la seguente documentazione:
- Certificazione Unica;
- Fatture, ricevute, quietanze di pagamento e scontrini utili per beneficiare di deduzioni e di detrazioni fiscali;
- 730 degli anni precedenti, se ci sono detrazioni fruibili in più anni;
- Contratti di locazione;
- Documenti che attestano l’effettuazione di pagamenti utilizzando metodi tracciabili.
Parliamo, brevemente, delle Certificazioni Uniche, ovvero i documenti che bisogna conservare per calcolare il reddito. Si tratta della documentazione che possiamo definire più rilevante relativa ai modelli dichiarativi. I lavoratori che presentano il modello 730 sono tenuti alla conservazione delle Certificazioni Uniche rilasciate dal datore di lavoro o, nel caso dei pensionati, dall’ente previdenziale.
Le Cu devono essere conservate anche per gli eventuali controlli circa le ritenute applicate e per provare di aver versato l’Irpef senza errori.
Si tratta di un elenco molto generale, tanto per farsi un’idea di quali documenti è bene non buttare via. Naturalmente, è sempre bene conservare tutti i documenti utili a dimostrare, in caso di controlli da parte dell’ente, di aver effettivamente diritto a beneficiare di deduzioni e di detrazioni fiscali.
Quali sono i nuovi documenti da conservare
Poc’anzi abbiamo stilato una lista dei documenti che, in linea molto generale, è obbligatorio conservare in caso di futuri controlli. Ci sono, però, anche alcune novità relative agli ultimi anni. A partire dal 2020, è entrato il vigore l’obbligo di conservare anche i documenti attestanti di aver utilizzato metodi di pagamento tracciabili. Per quale motivo? Le detrazioni spettano solo in caso di pagamento con carte di credito, debito, bonifico e bollettino, ovvero con i pagamenti che forniscono una prova, una tracciabilità.
Si tratta di un obbligo che interessa tutte le spese, ad eccezione dei farmaci, dei dispositivi medici e delle spese sanitarie che vengono sostenute presso strutture pubbliche o strutture accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale.
Rimanendo in tema di spese sanitarie, possono essere detratte quelle sostenute per l’acquisto di farmici e le spese mediche. Si devono dimostrare tramite fatture e scontrini fiscali e fanno fede solo quelli che contengono le seguenti informazioni:
- Tipologia e quantità di farmaco acquistato;
- Codice alfanumerico del farmaco;
- Codice fiscale del contribuente che lo acquista.
Altri documenti da conservare
Parliamo, infine, di altri documenti che devono conservare i contribuenti che presentano il modello 730/2023: quelli relativi alle spese del mutuo detraibili e per le ristrutturazioni edilizie. Per quanto riguarda la detrazione degli interessi passivi del mutuo, bisogna, innanzitutto e a seconda dei casi, provare che l’immobile sia stato destinato a prima casa. Se il contratto di mutuo stipulato copra sia l’acquisto che la ristrutturazione è bene che il contribuente conservi i documenti che attestino la somma destinata all’uno e all’altro.
Le spese di ristrutturazione edilizia devono essere provate mediante fattura, ricevute e, in caso di immobile sito in condominio, mediante la dichiarazione dell’amministratore di condominio.
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