Servizio sanitario nazionale, allarme medici di famiglia. Ad affermalo, numeri alla mano, é la Fondazione Gimbe che ha recentemente pubblicato dei dati che certificano, una carenza di medici di famglia in Italia. Una vera e propria emorragia di professionisti, i medici che per primi ascoltano e sono ascoltati dai cittadini, in virtù di un rapporto di fiducia. La Fondazione di Nino Cartabellotta, ci mostra che mancano all’appello quasi 2.900 medici ed entro il 2025 ne perderemo oltre 3.400. Il 42,1% dei medici supera il tetto massimo di 1.500 pazienti, mettendo a rischio la qualità dell’assistenza.
Servizio sanitario nazionale, 5 milioni di cittadini senza medico di fiducia
Pierluigi Bartoletti, vicepresidente FIMMG, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. Sono loro che vivono in prima linea questa carenza di risorse. Bartoletti non rimane sorpreso dai dati anzi precisa che “Gimbe ribadisce quello che noi diciamo da anni. Si tratta di un problema anagrafico. Però si è rimasti immobili. A questo si aggiunge il fatto che molti sono andati in pensione prima di 70 anni e questo ha ulteriormente alimentato il problema. Continuando così, il 10% della popolazione rischia di non avere più un medico di famiglia.
Rapporto medico paziente
Il rapporto medico paziente si regge su equilibri delicati, che attraverso la fiducia nel medico curante si trasforma una dinamica proficua, per le cure e la prevenzione. Il Servizio sanitari nazionale si basa anche su questo tipo di rapporto. Non a caso Bartoletti parla di medico di fiducia. Ma per il dirigente della Fmmg, è importante chiarire che il lavoro deve svolgersi nelle migliori condizioni, mentre oggi i numeri ci dicono che “un medico di famiglia ha 1500 persone in carico, alcuni addirittura 1600. Con le patologie croniche che sono aumentate con l’età media, è aumentato il numero di malati, quindi un medico di base si deve attrezzare ulteriormente. Le soluzioni messe in atto sono tamponi, c’è anche il rischio di mettere in servizio personale inesperto. C’è il rischio che si incrini il rapporto di fiducia tra medico e paziente, perché magari il paziente si lamenta che il medico non risponde mai. Ma se il medico ha 1600 pazienti o fa il medico o fa il telefonista. Uno non può arrivare a fine serata distrutto, con i nervi a pezzi. Può capitare una giornataccia, ma ormai le giornatacce sono all’ordine del giorno.”
Il Servizio sanitario nazionale afferma il diritto ad avere un medico di famiglia
Secondo quanto riportato sul sito del Ministero della Salute ogni cittadino iscritto al Servizio Sanitario Nazionale ha diritto a un medico di medicina generale. Nino Cartabellotta, che con la sua Fondazione ha pubblicato questi dati allarmanti, afferma che «l’allarme sulla carenza dei medici di famiglia,riguarda tutte le Regioni per ragioni diverse: mancata programmazione, pensionamenti anticipati, medici con numeri esorbitanti di assistiti e desertificazione nelle aree disagiate che finiscono per comportare l’impossibilità di trovarne uno nelle vicinanze del domicilio, con conseguenti disagi e rischi per la salute».