Il fotografo della Dolce Vita Stato dell’Arte. Un fotografo italiano ancora da rivalutare, negli Stati Uniti è stato persino paragonato ad Henri Cartier-Bresson. Nel nostro paese è considerato uno dei più celebri fotografi italiani degli anni Cinquanta, noto anche per aver scattato la celebre foto del bacio a Ischia tra Liz Taylor e Richard Burton, che rese nota al mondo la loro relazione. Andrea Gezzi, della Geppetti Media Company, racconta la genesi di quello scatto: “I due arrivano a Roma nell’ottobre del 1961 e appena lei vede Burton perde la testa, che i due fossero amanti non lo sapeva nessuno, solo un giovanissimo paparazzo che li vede tenersi per mano, ma non c’è una foto che lo dimostri. Da allora parte la caccia, l’ultimo giorno di riprese Marcello Geppetti decide di non andare sul set e va su un promontorio. Da lì vede arrivare un motoscafo con i due a bordo, con il teleobiettivo assiste a tutta la scena, fino al bacio“. Si tratta di uno scatto importante, secondo Gezzi, perché chiude l’epoca della Dolce Vita e sottolinea l’etica del fotografo: “Burton vuole ricomprare la pellicola, la cifra è enorme, ma Geppetti risponde che con questa operazione sarebbe sembrato un ricattatore dei vip, così la vendette ai giornali”.

Gezzi a Stato dell’Arte: “A via Veneto in quel periodo c’è il grande cinema”

Il fotografo della Dolce Vita a Stato dell’Arte, raccontato da Andrea Gezzi della Geppetti Media Company. “Geppetti era un vero fotogiornalista” spiega Gezzi, che racconta gli inizi come fotografo: “Il suo primo lavoro è come fattorino in un giornale. Si accorge che il direttore apprezza più gli articoli con foto. Le guarda e capisce la potenza del mezzo Poi la direzione chiama e dice che è necessario aumentare il numero di fotografi, ne serve uno che vada in via Veneto, dove in quel momento stanno succedendo dei cambiamenti. Geppetti sceglie di seguire Hollywood. Inizia a passare le notti a via Veneto, dove i locali aprivano presto. Nel primo pomeriggio arrivavano gli scrittori, dall’aperitivo in poi arrivava il resto del mondo. Dal 1958 al 1962 in quel periodo lì ci sono tutti i divi del grande cinema internazionale e italiano. Tutto ciò è nato a Roma, la mitologia della fama, essere famosi non solo per chi si è ma per come si è“.

Gezzi: “Il 1958 anno cruciale per Geppetti”

Il 1958 è un anno cruciale sia perché inizia la Dolce Vita, ma anche per la vita di Geppetti: “Si ritrova ad assistere a un incendio tremendo in cui perdono la via tre stiratrici, una rimane paralizzata. Fa gli scatti di questo dramma e usa le 12 fotografie nella sua Rolleiflex per fare delle foto davvero impressionanti racconta Gezzi, “a quel punto le sue foto sono pubblicate in tutto il mondo ma tra le proteste, l’Osservatore Romano scrive un editoriale in merito, lui però risponde che è compito del direttore scegliere cosa pubblicare“.