La sindrome di Tourette è un disturbo neurologico cronico che si manifesta durante l’infanzia o l’adolescenza e persiste per tutta la vita.
Questa condizione è caratterizzata dalla presenza di tic motori e verbali involontari che possono variare in intensità, frequenza e complessità da individuo a individuo. I tic motori possono includere movimenti degli arti, delle facce e degli occhi, mentre i tic verbali possono consistere in suoni, parole o frasi involontarie.
La sindrome di Tourette può avere un impatto significativo sulla qualità di vita di chi ne è affetto, ma una diagnosi precoce e un’adeguata gestione possono contribuire a minimizzare gli effetti negativi e a favorire un migliore adattamento sociale ed emotivo.
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Come si manifesta la sindrome di Tourette
La sindrome di Tourette non è un disturbo mentale, ma una malattia neuropsichiatrica. In questo disturbo, le funzioni di filtro del controllo motorio falliscono.
Questa sindrome di solito inizia a manifestarsi nell’infanzia, più raramente nell’adolescenza. I bambini più piccoli, in particolare, attraversano spesso una fase con tic, che poi scompaiono da soli dopo pochi mesi.
In alcuni bambini, tuttavia, i sintomi peggiorano e si sviluppa la sindrome di Tourette. Nella maggior parte delle persone colpite, i sintomi migliorano dopo la pubertà o addirittura scompaiono completamente. Altre persone, invece, devono sopportare i tic per tutta la vita.
Gli esperti stimano che circa l’uno per cento delle persone sviluppi la sindrome di Tourette. Tuttavia, solo una piccola percentuale è così gravemente colpita che la malattia richiede un trattamento. I ragazzi si ammalano quattro volte più spesso delle ragazze. Le ragioni di ciò non sono ancora note.
Il nome deriva dal medico francese Gille de la Tourette che descrisse per primo la malattia nel 1885.
I sintomi si differenziano per gravità e permettono di dividere la sindrome in base alla scala di gravità:
- Compromissione minore: i tic non compromettono il comportamento né a scuola né al lavoro. Gli estranei difficilmente notano il disturbo e l’interessato li percepisce come non problematici.
- Compromissione moderata: i tic sono evidenti agli estranei e c’è difficoltà di svolgere alcuni compiti a scuola o al lavoro.
- Compromissione grave: i tic sono così evidenti che interrompono in modo massiccio i contatti sociali e riducono le prestazioni. Sono un pesante fardello per le persone colpite.
I tic motori sono movimenti improvvisi, spesso violenti, che non servono utili a nulla e avvengono sempre allo stesso modo.
I tic motori semplici includono ammiccamenti, scrollate di spalle, movimenti della testa e smorfie.
I tic motori complessi sono tic che coinvolgono più gruppi muscolari. Questi includono, ad esempio, saltare, girarsi o toccare oggetti o persone. Possono verificarsi anche gesti osceni (coproprassia). A volte si verifica autolesionismo: le persone sbattono la testa contro il muro, si pizzicano o si colpiscono con una penna.
I tic vocali semplici includono suoni come schiarirsi la gola, cigolare, grugnire, tirare su col naso, schioccare la lingua o urlare ad alta voce.
I tic vocali complessi sono parole o frasi che il soggetto emette senza connessione logica con la situazione.
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Come comportarsi con chi ha la sindrome di Tourette
La prima cosa da fare è una diagnosi la più precoce possibile.
La sindrome di Tourette spesso non viene diagnosticata fino ad anni dopo la comparsa dei primi sintomi. Poiché la malattia provoca incomprensioni e sconvolge le persone, questo può risultare problematico.
I bambini possono essere visti come sfacciati e testardi, i genitori si preoccupano perché la loro educazione potrebbe essere messa in discussione. La diagnosi precoce, in questi casi, è un sollievo.
La diagnosi si basa sull’osservazione. I bambini più piccoli spesso non se ne accorgono nemmeno, quindi sono i genitori preoccupati a riferire al medico i sintomi.
La sindrome di Tourette non è attualmente curabile. Le terapie esistenti, però, possono migliorare notevolmente i sintomi, ma non hanno alcun effetto sul decorso della malattia.
Spesso psichiatra e psicoterapeuta decideranno di curare le malattie che affiancano la Tourette, come l’ADHD, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi del sonno oltre alla sindrome di Tourette. I tic spesso migliorano di conseguenza.
Si utilizzano spesso:
- un percorso psico-educativo;
- la terapia cognitivo comportamentale;
- farmaci, nei casi più gravi.
Questi ultimi includono, soprattutto, i vari rappresentanti di farmaci antipsicotici (neurolettici), come aloperidolo e risperidone . Sono considerati i farmaci di prima scelta per il trattamento della sindrome di Tourette. I tic non spariscono, ma non provocano più problemi psico-sociali.