Dagli Usa arriva una notizia che chiarisce alcune cose sulla vulnerabilità di Mosca e su quanto siano credibili le non-rivendicazioni. Gli americani infatti, hanno fatto trapelare dalle pagine del New York Times, che l’attacco compiuto con droni contro il Cremlino sia stato probabilmente organizzato da ucraini.
L’obiettivo era Putin o la bandiera?
Secondo quanto riporta l’articolo sul NY Times l’attacco al palazzo di Putin sarebbe opera di una delle unità militari speciali o di intelligence di Kiev infiltrate sul territorio russo. Ma l’intelligence Usa non è certa che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fosse informato dell’operazione. Questi nuovi scenari smentirebbero di fatto l’ipotesi circolata su tutti i media occidentali secondo la quale sarebbe stata la stessa Russia ad organizzare l’attacco con i droni sul Cremlino.
Con il fine di trovare un pretesto che possa giustifica una nuova e più efferata offensiva magari con l’aviazione. Questo scenario racconta di una Russia vulnerabile che ha salvato però il simbolico obiettivo di distruggere la bandiere sul pennone del Cremlino, per gli ucraini più una sfida che un obiettivo militare. Sfida che se fosse riuscita avrebbe generato il dubbio nella ferrea propaganda russa. E reso l’opinione pubblica consapevole del fatto che sul proprio territorio potrebbero esserci dei nuclei capaci di destabilizzare l’idea d’invincibilità e di vittoria costruita fin ora.
Come la prenderanno i russi?
Ancora il New York Times costruisce una tesi sul timore stesso degli americani nei confronti della possibile reazione dei russi all’attacco con i droni sul Cremlino. Quello che preoccupa sembra essere l’insorgere in Russia di un sentimento di vendetta nei confronti di Washington. Un timore che sembra più un messaggio allo stesso Putin, un’ammissione degli americani di non colpevolezza travestita da informazione. Semplicemente gli americani sembrano dire ai russi che sono preoccupati dal poco controllo di Zelensky su alcuni corpi militari e che non hanno così tanto potere su alcune iniziative ucraine.
Nella notte proprio in concomitanza con l’uscita della notizia, da Mosca fanno sapere come le contraeree russe abbia abbattuto sei droni sul cielo della Crimea. Lo ha fatto sapere con un messaggio su Telegram il governatore che fa capo a Mosca, Serghei Aksionov. Aggiungendo che nell’attacco non ci sono Non ci vittime o feriti.