Aurelio De Laurentiis ha abbandonato l’assemblea prima del termine scagliandosi contro la Lega Serie A per la gestione del calcio italiano. Non è la prima volta che il patron del Napoli ha una visione diversa dagli altri presidente su come amministrare il campionato e non si è fatto problemi nel manifestare il proprio malumore. Il nocciolo della questione che portato all’uscita di De Laurentiis è stato poi rivelato dall’AD della Lega Luigi de Siervo e consiste nella figura dell’advisor. Sticchi Damiani invece ha affrontato il tema del premio di solidarietà che grava sulle neopromosse.

De Laurentiis contro la Lega

Il Presidente del Napoli ha usato il suo solito aplomb verace nel manifestare il proprio dissenso sul lavoro svolto dalla Lega per quanto riguarda la vendita dei pacchetti televisivi e la conseguente figura dell’advisor. “Tutti volete sapere di cosa abbiamo parlato durante l’assemblea. La verità è che stanno svendendo il prodotto. I fondi hanno una funzione molto chiara, la responsabilità è la nostra che stiamo svendendo il calcio perché incapaci di amministrarlo. Non vi so dire se è stata presa una decisione in merito ai fondi e all’advisor. Dovete chiederlo a chi è rimasto dentro” ha dichiarato il patron campione d’Italia.

A spiegare meglio la situazione ci ha pensato Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Calcio, che al termine dell’assemblea ha fatto il punto della situazione sulle decisioni prese partendo dall’uscita di De Laurentiis.

Aurelio lo conoscete, è sempre fantasmagorico anche nella sua modalità di espressione. Non poteva essere messo in discussione un qualcosa di già votato, anche dal Napoli, che aveva votato il bando e quindi i pacchetti. C’è stata una discussione sull’advisor, ma poi è rimasta in sospeso perché De Laurentiis ha deciso di uscire. La dinamica dell’assemblea è sempre un po’ la stessa: si discute, anche animatamente, ma poi si converge e la votazione, anche oggi, è stata all’unanimità. Ringrazio tutti i presidenti.

Il tetto economico dei diritti tv è stato tracciato. Come sapete all’interno del bando c’è la cifra minima ed è un miliardo e 150 milioni mentre non si discusso della giustizia sportiva. Il canale della Lega è una certezza. Siamo partiti con il progetto della radio tv, a partire da settembre produrremo contenuti che vanno olterwe la trasmissione live delle partite. Questo poi porterà al nuovo scenario dell’anno successivo

Dello stesso avviso anche Giovanni Carnevali, direttore generale del Sassuolo, che ha spiegato la scelta di Lazard per l’operazione fondi con l’intento di affiancare le società nel valutare le proposte dei fondi di private equity e delle banche per il supporto finanziario alla Lega.

Quello che si doveva fare si è fatto, quindi direi che è andata abbastanza bene. E’ stato scelto l’advisor ed è anche una cosa giusta perché fa parte di un progetto che la Lega Serie A sta portando avanti. Al di là di qualche piccolo disaccordo come quello di De Laurentiis, ma giustamente oggi è il suo compleanno e deve festeggiarlo in un modo particolare, credo ci sia stato il desiderio dei presidenti e della Lega Calcio di andare avanti in un percorso che è un percorso importante.

De Laurentiis era contrario ad alcune cose riguardanti il bando televisivo, ma era già stata una cosa votata in precedenza. Credo onestamente che il lavoro svolto sia stato buono: è chiaro che poi bisognerà valutare i risultati che riusciremo a portare a casa in un momento complicato, difficile, ma in cui le squadre italiane stanno portando a casa risultati straordinari. Il nostro è un calcio in crescita e la Lega sta lavorando per questo

Il parere di Sticchi Damiani

Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani invece ha concentrato il suo intervento sul premio di solidarietà che grava sulle squadre neopromosse in Serie A per finanziare le società del campionato cadetto.

Ci sono poi i classici temi delle piccole squadre che magari non interessano a tutti. Ma oggi le tre neopromosse che già devono pagare uno scotto enorme sono le uniche tre che devono finanziare la Serie B col cosiddetto premio di solidarietà. E’ incredibile che la Serie A aiuti la Serie B tramite le risorse messe dalle tre neopromosse, che sono le tre squadre più povere. Però queste sono le stranezze di questo calcio, noi cerchiamo di essere competitivi fino alla fine