Quante stelle brillano in cielo? L’arte prova a rispondere.
La Galleria Gilda Lavia di Roma ospita dal 31 marzo al 22 luglio 2023 Le stelle di San Lorenzo, una mostra collettiva a cura di Valentina Ciarallo. In occasione dei cinque anni di attività della galleria, l’esposizione vuole essere un omaggio al quartiere romano di San Lorenzo e alla sua vivace storia artistica che ancora oggi, con la formazione di nuove giovani realtà, rende quest’area un polo centrale di interesse per l’arte, un centro nevralgico di creatività dove la fantasia ha libero sfogo.
Come viene sottolineato dalla curatrice della mostra: “Le stelle di San Lorenzo vuole essere uno sguardo, un punto di vista, una finestra su quella parte della scena artistica che popola e ha popolato il quartiere romano di San Lorenzo, dagli esordi ai giorni nostri”. Sottolinea Valentina Ciarallo che “La proliferazione degli studi d’artista va però ben oltre l’ex Pastificio Cerere, animando tutto il quartiere che ha alternato momenti più o meno prosperi senza mai smettere di produrre arte, confermandosi luogo di creatività e stimolo. In tempi più recenti – specifica la curatrice – San Lorenzo sta vivendo una rinascita con il germogliare di spazi indipendenti, nuovi studi, gallerie e riqualificandosi come art-district della città”.
Il percorso espositivo è composto da una selezione di opere di ventuno artisti, a partire dai maestri che hanno animato per primi gli spazi dell’ex Pastificio Cerere.
Gli artisti in mostra sono Claudio Abate, Elisabetta Benassi, Alessandro Calizza, Bruno Ceccobelli, Giovanni De Cataldo, Gianni Dessì, Mauro Di Silvestre, Rossella Fumasoni, Krizia Galfo, Giuseppe Gallo, Felice Levini, Sabina Mirri, Numero Cromatico, Nunzio, Marina Paris, Leonardo Petrucci, Piero Pizzi Cannella, Pietro Ruffo, Paolo William Tamburella, Marco Tirelli, Francesca Woodman.
Le stelle di San Lorenzo, Gilda Lavia a TAG24: “La mostra è un omaggio al quartiere che mi ha accolta”
TAG24 ha intervistato Gilda Lavia, la direttrice dell’omonima galleria del quartiere. Gilda Lavia ha spiegato le ragioni per le quali è nata l’esposizione artistica: “La mostra nasce dalla necessità di omaggiare il quartiere di San Lorenzo. Io abito qui da ormai vent’anni, anche se sono di origine fiorentina e arrivata al quinto anno di esperienza di galleria – spiega la direttrice – ho voluto omaggiare il quartiere con una mostra dedicata a San Lorenzo in un momento in cui questo quartiere è sotto l’occhio del ciclone di tante situazioni artistiche, come se stesse per diventare un polo per l’arte”. Poi continua: “La curatrice della mostra è Valentina Ciarallo. Avremo voluto cento artisti ma questa è una galleria privata e non c’è lo spazio per ospitare tutti. È stata così fatta una scelta di ventuno artisti, partendo dalla scuola di San Lorenzo. Per me erano immancabili sei artisti che hanno fondato la realtà del Pastificio Cerere negli anni ’70 (Nuzio, Pizzicannella, Ceccobelli, Gallo, Dessì e Tirelli, ndr) e siamo partiti da loro attraversando anche le generazioni successive. Abbiamo una rappresentanza di Ombrelloni (come Alessandro Calizza, ndr) che è questa giovane realtà di un gruppo di studi d’artisti giovani e raccontiamo anche qualche artista che fa parte dello spazio Palazzetto Sartorio, un palazzetto che si trova a poca distanza da qui, come Tamburella. Non mancano figure un po’ meno sentite ma che operano da fine anni ’70 come Sabina Mirri o Rossella Fumasori. Tra gli altri segnalo anche Marina Paris e Leonardo Petrucci”.
Conclude la direttrice: “Spero che si possano fare sempre più mostre in futuro come queste, raccontando che San Lorenzo c’era dagli anni ’70 ma che ancora oggi è diventato un luogo in cui molti artisti vengono ospitati e trovano vita artistica qua”.
Stelle di San Lorenzo, Marina Paris a TAG24: “Nei frammenti c’è l’arte”
TAG24 ha intervistato Marina Paris, una delle artiste in mostra alla Galleria Gilda Lavia. Lei ha raccontato le origini di una sua opera in specifico, intitolata Stanno tutti bene. “Questa cartolina rappresenta San Lorenzo – spiega l’artista – e sul suo retro, visto che risale al 1947 ed è lo spaccato di quello che rimase dopo la Guerra, c’era scritto questo messaggio “Stanno tutti bene”. L’ho trovato ironico. Erano le prime frasi dopo la censura. Era l’avviso di qualcuno ai propri cari sopravvissuti alla guerra. Ho fatto questo manifesto con la frase riportata nel retro”
L’artista ha illustrato anche altre opere, diverse cartoline. Ha spiegato a TAG24 il significato del frammento nel suo concetto di arte. “Lo strappo bianco che si vede sulla cartolina viene fatto in base ai fiumi che attraversano l’Europa. La cartolina è strappata a seconda dei confini delle cartine geografiche. È un omaggio che ho iniziato a fare ad Aldo Rossi nel 2019 perchè lui diceva che il frammento era una porzione di spazio dalla quale ripartire, non una cosa decadente. In questo caso – spiega l’artista – il frammento diventa più importante dell’immagine stessa: lo spazio bianco definisce l’immagine”