Prosegue la guerra fra lo Shakhtar Donetsk e i club ucraini contro la FIFA per la decisione del massimo organismo mondiale del calcio di concedere la rescissione unilaterale dei contratti ai calciatori che giocano nel campionato Prem”jer-liha. La FIFA ha deciso di estendere questa possibilità fino al 30 giugno 2024 dato che la guerra prosegue nonostante la stagione sia regolarmente partita con gli stadi vuoti. Lo Shakhtar sta portando avanti questa battaglia a nome di tutta lega con la previsione di ulteriori perdite economiche che a dicembre scorso erano state quantificate in quaranta milioni e che sono destinate a raddoppiarsi.
Lo Shakhtar contro la Fifa
Il club ucraino si sta facendo promotore di questo contenzioso contro la FIFA sottolineando l’importanza di un ritorno alla normalità almeno per quanto riguarda la gestione contrattuale dei calciatori. Dato il conflitto in corso con la Russia, molti calciatori hanno deciso di andarsene dall’Ucraina trovando un accordo con i propri club per intavolare trattative che non scontentassero nessuno. Altri giocatori invece hanno preferito utilizzare immediatamente la rescissione unilaterale del contratto per cercare una nuova sistemazione. ll club arancionero quindi ha stilato un comunicato per chiarire ulteriormente la propria posizione:
L’FC Shakhtar è consapevole della decisione della FIFA di estendere l’Allegato 7 del Regolamento sullo Status e sui Trasferimenti dei giocatori fino al 30 giugno 2024. Abbiamo preso atto di alcune piccole modifiche regolamentari, ma il regolamento dà ancora ai giocatori la libertà di sospendere unilateralmente i loro contratti con i club ucraini. Questa disposizione è al centro della disputa legale in corso tra l’FC Shakhtar Donetsk e la sua proroga comporta il rischio che il club perda fino a 80 milioni di euro in possibili commissioni di trasferimento (compresi i 40 milioni di euro persi lo scorso anno).
Nell’ultimo mese l’FC Shakhtar si è consultato con l’Associazione europea dei club (ECA), che ha agito da intermediario tra il club e la FIFA per negoziare eventuali modifiche che proteggessero i club ucraini da ulteriori perdite finanziarie. Purtroppo, diverse proposte avanzate dall’FC Shakhtar tramite l’ECA in merito a possibili modifiche al regolamento sono state rifiutate dalla FIFA.
Riteniamo che i regolamenti dell’Allegato 7 siano estremamente sbilanciati a favore dei calciatori. I club interessati non hanno alcuna protezione e stanno subendo perdite significative poiché non sono in grado di rientrare degli investimenti nei giocatori. L’FC Shakhtar continuerà la sua battaglia legale con la FIFA. Il club ha già presentato un reclamo alla Commissione Europea e sta preparando un ricorso alla Corte Federale Svizzera. Contiamo ancora sulla consultazione in corso tra l’ECA e la FIFA per sviluppare una procedura finanziaria che compensi le perdite dell’FC Shakhtar e di altri club ucraini. Speriamo che questa procedura sia equa e ci aiuti a recuperare almeno una parte degli 80 milioni di euro che stiamo per perdere nell’ambito del processo
Il club di Donetsk ha già perso 40 milioni di euro
Dallo scoppio della guerra lo Shakhtar ha stimato di averci rimesso 40 milioni di euro a causa della perdita dei calciatori. Per questa ragione ha chiesto un risarcimento alla FIFA con il ceo del club Sergei Palkin che ha lanciato in una intervista all’Ansa del mese scorso un appello anche all’Associazione dei club europei:
L’Eca può fare molto per noi. Ho invitato il presidente Nasser al Khelaifi a Kiev a vedere la partita di sabato tra le nostre due squadre più rappresentative: lo Shakthar Donetsk e la Dinamo Kiev. Sono sicuro che ci capisca e che possa aiutare il calcio ucraino. Ho invitato il presidente dell’Eca per discutere dei problemi e di come aiutare il calcio ucraino e i club ucraini