Mancano poche ore al fischio di inizio della finale di Coppa Italia che vedrà l’Inter di Inzaghi contro la Fiorentina di Italiano scendere in campo allo stadio Olimpico di Roma con fischio di inizio alle ore 21. Tutto è pronto, gli ultras di entrambe le società hanno invaso la capitale. Eppure questa sera non potremo assistere allo spettacolo immaginato. In mattinata sembrava potesse esserci un incontro distensivo, e invece qualche minuto fa la Curva Nord nerazzurra ha diramato, tramite i propri canali social un comunicato in cui annuncia lo sciopero nel corso del primo tempo del match di questa sera. La protesta dei tifosi dell’Inter è appena iniziata. Ecco quali sono i motivi

La protesta dei tifosi dell’Inter

Finale di Coppa Italia stasera, poi quella di Champions League il prossimo 10 giugno ad Istambul contro il Manchester City.  Diciotto giorni di gloria per la squadra di Simone Inzaghi che spera di riuscire a portare a casa entrambi i trofei, dopo essersi già aggiudicata, in apertura di anno, la Supercoppa italiana contro il Milan. Eppure tra la società e il tifo organizzato non tira una buona aria. La Curva Nord dell’Inter infatti, soprattutto nelle ultime ore, ha alzato la voce rivendicando un trattamento inadeguato da parte del club di Zhang. Le motivazioni che hanno portato all’ira da parte degli ultras nerazzurri sono legate ai biglietti messi in vendita per la finale di Champions League.

I tifosi, che ci sono sempre stati, reclamano infatti di non aver avuto nessun trattamento di favore e nessun privilegio, nell’acquisto dei tagliandi per la massima competizione da parte della società nerazzurra.

“Da Riyad a Salerno, passando per Porto e Lisbona abbiamo garantito sempre colore e sostegno incessanti senza chiedere nulla a nessuno ed autofinanziando tutti gli spettacoli coreografici realizzati con sacrifici economici e fisici indicibili” aveva scritto in un primo comunicato pubblicato ieri, la Curva Nord, che poi aveva aggiunto: “Chiediamo tempestivo intervento a tutela del nostro diritto ad esserci come sempre. Non è pensabile che il tifo organizzato debba mettersi in coda con le centinaia di migliaia di interisti che da tutto il mondo hanno desiderio di assistere ad un incontro unicamente in virtù dell’importanza che ricopre”. E in conclusione: “Trovate una soluzione!!! Come Curva Nord non accetteremo passivamente di vederci relegati a spettatori di altri interisti”.

La decisione per la finale di Coppa Italia

Senza rassicurazioni immediate, insomma, gli ultras nerazzurri minacciavano una decisa presa di posizione già per la gara tra Fiorentina e Inter di oggi. E a distanza di poco più di tre ore dal fischio di inizio della finale di Coppa Italia, la Curva Nord nerazzurra ha diramato, sui propri canali social, di aver preso una scelta forte e chiara: nessuna scenografia e sciopero del tifo nel corso di tutto il primo tempo.

“La misura è colma, oggi astensione dal tifo!” si legge nel post pubblicato pochi minuti fa. “Le auspicate rassicurazioni” che i tifosi dell’Inter chiedevano, evidentemente non sono arrivate. E allora il post continua: “La società è disposta a privarsi dei propri tifosi più fedeli per agevolare gente che la fedeltà non sa neppure cosa sia. Per rispetto della nostra dignità oggi ci asterremo dal tifo per tutto il corso del primo tempo per manifestare legittimamente il nostro dissenso. Continuiamo a confidare in una sollecita risoluzione della questione!” conclude il post.

La nota dell’Inter

La scorsa settimana intanto anche l’Inter aveva pubblicato una nota sul proprio sito ufficiale spiegando anche le modalità di vendita. “Non potremo accontentare tutti i tifosi ma – si legge – ancora una volta, si cercherà di utilizzare un criterio di assegnazione che, nei limiti del possibile, premi i tifosi maggiormente affezionati al Club”. Ma evidentemente, questo criterio, non soddisfa gli ultras che adesso aspettano una risposta.