Si è tenuto al Quirinale l’incontro tra Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica d’Angola, João Manuel Gonçalves Lourenço. Il presidente angolano si è recato in visita di Stato nel nostro Paese. Ad accoglierlo nella residenza del Presidente della Repubblica, insieme al Capo dello Stato, c’era anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Al termine del colloquio al Quirinale, Mattarella ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa sottolineando la “grande amicizia” tra i due Paesi.
Quattro anni fa in Angola sono stato accolto con grande amicizia, oggi è un onore per la Repubblica italiana avere qui il Presidente Lourenco. I rapporti bilaterali sono eccellenti, abbiamo confermato così la grande amicizia che c’è tra Angola e Italia, la grande collaborazione in corso. Ci sono grandi margini di aumento di questa collaborazione sul versante economico.
Il presidente della Repubblica ha poi enfatizzato la collaborazione dell’Italia con l’Angola, frutto di un interscambio “cresciuto molto l’anno scorso anche per i profili energetici”. Un sodalizio che “desideriamo si arricchisca di altri settori, mobili, legno, agroalimentare”, e persino in “collaborazioni culturali, tra atenei, che speriamo possano accrescersi ulteriormente”.
Il presidente dell’Angola dopo l’incontro con Mattarella: “Porte aperte per gli investimenti italiani”
Attestati di fiducia verso il Made in Italy e volontà di collaborare hanno animato l’intervento del presidente Lourenço, apparso al fianco di Mattarella.
Siamo qui per consolidare i rapporti di amicizia tra i nostri due Paesi: siamo interessati all’ingresso dei privati italiani ma anche alla collaborazione con le nostre imprese. C’è molto terreno su cui si può lavorare. La presenza italiana è quasi esclusivamente nel settore dell’energia, agricoltura e sicurezza. Pensiamo sia poco: le imprese italiane posso entrare in molti altri settori. Abbiamo le porte aperte per ricevere e accogliere gli investimenti italiani.
Oltre ai settori di energia, agricoltura e difesa e sicurezza, secondo il capo dello Stato dell’Africa meridionale gli investitori italiani possono puntare anche “nell’industria del legname, dei mobili, della farmaceutica”. Lourenço ha poi invitato l’Italia a “contare sull’appoggio dell’Angola nella sua candidatura come Paese ospitante dell’Expo 2030“. Immancabile un cenno al conflitto in Ucraina, sul quale i due Paesi condividono la posizione di una ferma condanna all’invasione.
Italia e Angola auspicano la fine del conflitto, un cassate il fuoco e il raggiungimento di una pace duratura. Se ciò non avvenisse questo conflitto rischia di diventare una guerra mondiale. La guerra ha già provocato la più grande crisi energetica e alimentare che si sia mai vista.
La guerra, però, non è una piaga che affligge soltanto l’Ucraina. A tal proposito è intervenuto Mattarella, nel ricordare che i due capi di Stato hanno “anche parlato, naturalmente, di tutte le guerre nel mondo, registrando la comune volontà, di Angola e Italia, di pace, di collaborazione internazionale, di rispetto di tutti gli Stati, della loro indipendenza e sovranità e collaborazione crescente all’insegna del multilateralismo intorno alle Nazioni Unite”.
Tra le tematiche di confronto tra i due presidenti, anche un cenno alle questioni africane, con particolare attenzione alle tensioni esistenti nella regione dei Grandi Laghi e in Sudan. A tal proposito, Mattarella considera “di grande interesse ascoltare le valutazioni e le indicazioni del Presidente Lourenço, che dimostrano come l’Angola sia protagonista di pace e di stabilità nel continente africano“.