Nel teatro politico turco, Sinan Ogan, un candidato emergente e terzo classificato nelle elezioni presidenziali, ha annunciato il suo supporto incondizionato a Recep Tayyip Erdogan, l’attuale presidente. Questa mossa ha rafforzato significativamente la posizione di Erdogan, mettendolo in pole position per il ballottaggio delle elezioni in Turchia previsto per la prossima domenica, 28 maggio. Il sostegno di Ogan potrebbe essere decisivo per l’esito dell’elezione.
Ballottaggio elezioni Turchia 2023: l’influenza di Sinan Ogan
Ex accademico e candidato del Partito della Vittoria di orientamento conservatore, Ogan si è fatto un nome durante la campagna elettorale, guadagnando il 5,2% dei voti nel turno preliminare. Ha rivelato di vedere il suo partito come il protagonista chiave della politica turca, ponendo l’accento sulla lotta al terrorismo come elemento fondamentale del suo programma.
Quando mancano pochi giorni al ballottaggio, Sinan Ogan ha annunciato il suo appoggio a Erdogan, enfatizzando proprio il suo impegno nella lotta incessante contro il terrorismo. Inoltre, come motivo principale della sua decisione, ha citato l’incapacità dell’opposizione, guidata da Kemal Kilicdaroglu, di presentare un’idea convincente per il futuro della Turchia.
Dichiaro che sosterremo Recep Tayyp Erdogan, il candidato dell’Alleanza Popolare, nel secondo turno delle elezioni. Crediamo che la nostra decisione sarà la decisione giusta per il nostro paese e la nostra nazione.
Ogan ha espresso il suo sostegno ad Erdogan anche per due altre ragioni chiave: il successo di Erdogan nel garantire la maggioranza parlamentare e la sua aderenza ai principi nazionalisti turchi. Essendo anche Ogan un sostenitore del nazionalismo turco, si è espresso a favore delle posizioni di Erdogan, che mirano a escludere le formazioni politiche curde dal panorama politico turco. Ogan, infatti, sostenuto da un raggruppamento di organizzazioni di destra, mirava a rimuovere due partiti curdi predominanti dal panorama politico della Turchia. La sua strategia era di sostenere i nazionalisti e i laici turchi. Mentre il partito di sinistra filo-curdo Hdp ha appoggiato Kilicdaroglu, il partito curdo-islamico Huda-Par sostiene Erdogan.
Un altro elemento chiave emerso dalle sue dichiarazioni è la volontà di perseguire gli interessi della nazione e creare un clima politico stabile e sicuro, in quanto, a seguito dei risultati delle recenti elezioni, Erdogan ha ottenuto più del 50% dei seggi parlamentari, ovvero la maggioranza, sancendo così un’alleanza tra la figura presidenziale e il parlamento nel suo complesso.
In ragione del suo sostegno, Ogan è riuscito a strappare due promesse a Erdogan: l’inasprimento nei riguardi del PKK (il Partito dei Lavoratori del Kurdistan) e l’espulsione immediata di 1 milione di profughi.
La risposta dell’opposizione alla decisione di Ogan
La scelta di Ogan di appoggiare Erdogan è un duro colpo per l’opposizione turca guidata da Kilicdaroglu. Tuttavia, in risposta a questo recente sostegno che gli rema contro, Kilicdaroglu ha dichiarato che nonostante l’appoggio di Ogan a Erdogan, continuerà a lottare per una Turchia più libera e democratica. Il suo piano prevede riforme economiche, un miglioramento del sistema sanitario e una nuova strategia per affrontare il problema del terrorismo. Ha anche espresso il desiderio di rafforzare i legami della Turchia con l’Unione Europea.
In un tentativo di attirare gli elettori di Ogan, Kilicdaroglu ha fatto appello ai valori nazionalisti, affermando che una Turchia forte e sicura non può essere raggiunta attraverso la divisione, ma attraverso l’unità e l’inclusione di tutte le sue diverse comunità.
Al tempo stesso, Umit Ozdag, il leader del partito di destra che aveva appoggiato Ogan, si è dissociato dal suo endorsement a Erdogan, definendolo una scelta personale.
Ballottaggio Turchia 28 maggio 2023: come si presenta l’attuale scenario politico
Con il 49,5% dei voti nel primo turno, Erdogan sembra avere un importante vantaggio nel ballottaggio, grazie anche al supporto di Ogan. Kilicdaroglu, d’altra parte, nonostante il 44,9% dei consensi ottenuto, dovrà confrontarsi con un elettorato disincantato e una copertura mediatica prevalentemente favorevole al governo attuale. In questa situazione, l’esito delle elezioni appare quasi scontato, con la prevedibile prosecuzione del ventennale governo di Erdogan.