La Fiorentina è pronta a scendere in campo per una delle due finali che l’attende in questa ultima parte di stagione. La squadra di Italiano è arrivata in fondo sia in Coppa Italia che in Conference League e ha la possibilità di chiudere l’anno con due trofei. Senza pensare troppo a lungo però e a quello che succederà in Europa, l’attenzione della viola è tutta sulla sfida di questa sera. Stadio Olimpico di Roma, Fiorentina-Inter, fischio di inizio alle ore 21. Tutto è pronto per il trofeo nazionale. Per commentare la stagione della squadra di Italiano e le due finali della Fiorentina, in esclusiva a Tag24 è intervenuto Gianluca Comotto.

Le finali della Fiorentina, il pensiero di Gianluca Comotto

Più di quanto ci si potesse aspettare all’inizio dell’anno, sarà un finale di stagione importantissimo per la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Due finali in pochi giorni, la Coppa Italia stasera contro l’Inter e la Conference League, a Praga il prossimo 7 giugno contro il West Ham. Difficile da pronosticare per chiunque qualche mese fa. Eppure piano piano il gioco della viola è venuto fuori e i toscani hanno iniziato a macinare risultati positivi. Per commentare la stagione, il percorso di Italiano e le due finali che attendono la Fiorentina, in esclusiva a Tag24 è intervenuto Gianluca Comotto.

“All’inizio dell’anno le aspettative erano alte, ma la Fiorentina ha iniziato in maniera piuttosto traumatica. La svolta è arrivata da gennaio in poi ha esordito l’ex difensore che poi ha continuato concentrandosi sulla finale di questa sera che vedrà la Fiorentina scendere in campo con la squadra di Simone Inzaghi. “Credo che l’Inter parta leggermente avvantaggiata rispetto alla viola. Percentuali? Direi 60% per i nerazzurri e 40% per i toscani. Il club milanese ha un altro tipo di esperienza e un allenatore che ha già vinto molte partite ed è abituato a questa pressione. La Fiorentina ha però tutte le carte in regola per sovvertire questa previsione”.

La Conference League

Gianluca Comotto la maglia della Fiorentina l’ha vestita a più riprese e con la viola ha giocato anche un preliminare di Champions League. A distanza di anni la situazione è completamente diversa. La squadra di Italiano non assaggia la massima competizione europea da tanto tempo, ma quest’anno si gode il traguardo della finale di Conference League. L’ultimo atto della Coppa europea è in programma a Praga il prossimo 7 giugno, e per portarsela a casa i toscani dovranno battere il West Ham.

“E’ una squadra forte – ha detto Comotto – ma credo che la finale di Conference League sia alla portata della squadra di Italiano. Saranno due partite completamente diverse. Quella di stasera allo stadio Olimpico più tattica, quella di Praga invece sarà più fisica. Importantissimi i duelli individuali, chi ne vincerà di più porterà a casa la Coppa europa”.

Italiano e la formazione

Poi l’ex difensore ha avuto modo di fare una valutazione sulla squadra a disposizione di Italiano e sui singoli: La Fiorentina ha dimostrato di avere un ottimo collettivo, ma il finalizzatore unico di questa squadra è Cabral. Normale che ci si dovrà affidare a lui per entrambe le finali. Jovic ha deluso, ci si aspettava molto di più da lui. Ci sono tanti giocatori che sono diventati importanti, ma se parliamo di percentuali le possibilità maggiori di fare gol le ha l’attaccante brasiliano. Mi aspetto tanto – ha aggiunto Comotto – anche da Nico Gonzalez, ha già dimostrato di poter essere decisivo in semifinale di Conference. Può creare superiorità numerica e quindi pericolo”.

Due settimane di lavoro intenso, poi si potranno tirare le somme e fare una valutazione completa su questa stagione. Intanto la Fiorentina si gode il suo allenatore, finito nel mirino anche di club blasonati. Italiano è stato bravo a riprendere in mano le redini della squadra – ha sottolineato l’ex calciatore – e ha capito che per fare bene doveva cambiare modulo. All’inizio è andato un po’ in confusione. Ha saputo sfruttare i giocatori a sua disposizione. È cresciuto molto e maturato, è normale che sia attenzionato dai grandi club. Credo però – ha concluso Gianluca Comotto – che un altro anno a Firenze non possa che fargli bene per completare il percorso di crescita e fare ancora esperienza”.