È quasi tempo di pensare al versamento IMU 2023, per la cui regolamentazione generale si fa riferimento ai commi 739-783 dell’art. 1 della Legge n. 160/2019. Questa tassa patrimoniale, che ricordiamo si paga sugli immobili presenti su tutto il territorio italiano, esclusi la Regione Friuli Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano, ha delle scadenze ben precise per il proprio versamento Ma cosa succede quando si verifica un ritardo o una mancata corresponsione dell’IMU? Interviene il cosiddetto ravvedimento operoso.

Cos’è il ravvedimento operoso IMU

Se il pagamento dell’IMU è in ritardo, omesso o erroneamente calcolato, esistono delle opzioni per i contribuenti per rimediare alla loro posizione. Un modo per farlo è attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso.

Questo strumento consente ai contribuenti di risolvere in autonomia le violazioni fiscali, beneficiando di sanzioni ridotte rispetto a quelle applicate dal Comune in caso di accertamento. Andiamo a vedere quali sono gli importi previsti nel caso in cui si opti per l’istituto del ravvedimento operoso e quali i codici tributo da inserire sul modello F24.

Versamento IMU 2023: scadenze

L’Imposta Municipale Unica (IMU) è una tassa che i proprietari o coloro che detengono immobili devono versare ai Comuni di riferimento dove si trovano gli immobili stessi. Questa imposta si calcola sulla rendita catastale dell’immobile, aumentata del 5% e poi moltiplicata per determinati coefficienti dipendenti dalla categoria catastale e stabiliti dal Ministero. Infine, il Comune applica le aliquote sul valore finale e il risultato determina l’ammontare dell’IMU dovuta.

Si tratta di una delle tasse meno amate dagli italiani, poiché, come il bollo auto, è una tassa che grava su un bene di proprietà come può esserlo l’immobile, ma al tempo stesso rappresenta una delle principali entrate per le amministrazioni locali.

La scadenza per il pagamento dell’IMU si divide generalmente in due date chiave nel corso dell’anno:

  • 16 giugno: prima rata (acconto);
  • 16 dicembre: seconda rata (saldo).

In alternativa, è possibile pagare l’intera tassa in un’unica soluzione entro la scadenza del 16 giugno. (con eventuale conguaglio a fine anno)  

Qualora la data di scadenza dovesse coincidere con un giorno festivo o prefestivo, il pagamento slitta al primo giorno lavorativo successivo.

Inoltre, se fino al 2019 acconto e saldo erano ripartiti in due rate di importo uguali (50% della tassa totale, più eventuale conguaglio a saldo), a partire dal 2020 il calcolo varia in base al possesso semestrale e considerando il conguaglio a saldo e le eventuali modifiche comunali sulle aliquote.

Come pagare l’IMU 2023

Esistono diverse opzioni per effettuare i pagamenti dell’IMU, ovvero:

  • Modello F24;
  • Bollettino postale;
  • Piattaforma online o altre modalità previste dall’art. 5 del D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale.

Chi risiede all’estero può pagare sempre tramite F24 su conto corrente italiano.

Ravvedimento operoso IMU 2023: come funziona

In caso di mancato o insufficiente pagamento dell’IMU, sia per l’acconto che per il saldo, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso. Questo processo comporta il pagamento del tributo dovuto, delle sanzioni ridotte in base ai giorni di ritardo nel pagamento, e degli interessi di mora.

Infatti, le sanzioni per ritardato pagamento dell’IMU 2023 sono uguali a quelle per mancato o insufficiente pagamento di Irpef e Ires. La sanzione ordinaria del 30% viene ridotta al 15% per i pagamenti effettuati con un ritardo non superiore ai 90 giorni o all’1% per ogni giorno di ritardo per coloro che pagano oltre il termine dei 90 giorni, fino ad un massimo del 15%.

Se il pagamento viene effettuato entro 14 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta a un ammontare molto minore, equivalente allo 0,1% per ogni giorno di ritardo.

Nella tabella seguente riportiamo le sanzioni ridotte in caso di ricorso al ravvedimento operoso:

RITARDOSANZIONERIDUZIONE
Entro 14 giorni15%0,1% – 1,4%
Da 15 a 30 giorni15%1,5%
Da 31 a 90 giorni15%1,67%
Da 91 giorni a 1 anno30%3,75%
Da 1 a 2 anni30%4,29%
Oltre 2 anni30%5%
Dopo avviso di accertamento30%6%

Pertanto, le sanzioni vengono calcolate come percentuale del tributo dovuto, con la percentuale che dipende dal numero di giorni di ritardo nel pagamento. Invece, gli interessi di mora sono calcolati sul tributo dovuto a partire dal giorno della scadenza e fino al giorno di pagamento, con il tasso di interesse che viene stabilito ogni anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (per il 2023 è al 5%).

Ravvedimento operoso IMU 2023: codici tributo Agenzia delle Entrate per F24, quali sono

Per calcolare l’importo dovuto a titolo di ravvedimento operoso, è necessario conoscere l’importo originale dell’IMU non pagata, il periodo di ritardo e il tasso di interesse di mora.

Una volta calcolato l’importo dovuto, il pagamento può essere effettuato attraverso il modello F24, inserendo i codici tributo specifici e l’anno di riferimento.

Bisognerà compilare l’apposita sezione “IMU e altri tributi locali”, inserendo le seguenti informazioni:

  • Codice ente/Codice comune: codice catastale del Comune di riferimento;
  • Ravv.: bisogna barrare la casella se il pagamento indica il ricorso al ravvedimento operoso;
  • Acconto/Saldo: per indicare se il pagamento si riferisce alla prima o alla seconda rata;
  • Numero Immobili: bisognerà indicare il numero degli immobili;
  • Anno di riferimento: ovvero l’anno di imposta al quale è riferito il versamento della tassa;
  • Codice tributo
    • 3912: Abitazione principale e relative pertinenze;
    • 3914: Terreni;
    • 3916: Aree fabbricabili;
    • 3918: Altri fabbricati;
    • 3925: Fabbricati Categoria D (quota comunale);
    • 3930: Fabbricati Categoria D (quota statale).

Si ricorda che il ravvedimento operoso è valido solo se l’amministrazione fiscale non ha ancora inviato una notifica di accertamento per il pagamento mancato o insufficiente.