Prosegue, ogni sabato e domenica su Radio Cusano Campus, dalle 13, l’appuntamento con Turchese Baracchi alla guida di “Turchesando”, salotto radiofonico con interviste senza filtri ai beniamini del mondo dello spettacolo e dell’attualità.
Raffaella De Laurentiis sulla madre e il padre
Protagonista nella puntata andata in onda sabato scorso è stata la produttrice cinematografica Raffaella De Laurentiis. Figlia di Dino De Laurentiis e Silvana Mangano, ha prodotto film come “Conan il barbaro”, “Conan il distruttore”, “Dune”, “Prancer” e “Dragon – La storia di Bruce Lee”. A proposito degli insegnamenti ricevuti dai suoi genitori, la De Laurentiis ha dichiarato: “Papà mi ha messo a lavorare già dai 12 anni, mi ha fatto fare di tutto, ad eccezione di lavorare con la macchina da presa. Io volevo fare la scenografa, infatti ho studiato architettura. Invece a 18 anni mi sono resa conto che ero più portata a risolvere problemi e come scenografa sarei stata mediocre. Mi sono resa conto che la mia grande qualità era quella di manager. Controllare che tutti dessero il massimo. Man mano sono andata verso la produzione. Ma gli anni da scenografa mi hanno aiutata. Mentre molti produttori non sanno leggere un disegno di un set da costruire e spesso vanno fuori budget, mentre io ho una risorsa in più. Per quanto riguarda la mamma le sue lezioni di vita sono state più spirituali che legate al lavoro. Il connubio tra mamma e papà ha funzionato”.
Incalzata da Turchese Baracchi, la rinomata produttrice è entrata più nello specifico ricordando la sua mamma celebre: “Ha combattuto tutta la vita contro quest’immagine di donna prosperosa italiana, aveva sempre un complesso di inferiorità rispetto a chi aveva studiato molto e aveva una grande cultura, ha passato tutta la sua vita leggendo, perché non aveva avuto la possibilità di studiare. La Silvana Mangano degli anni ’70-’80, che si era raffinata, era sempre stata dentro di lei, solo che ha avuto la capacità di farla venire fuori facendo un percorso per migliorarsi, per studiare. Per lei non era una cosa facile, il suo papà faceva il ferroviere, un siciliano che sposò un’inglese. In una lettera la mia bisnonna diceva: se tu sei innamorato di questa donna prenditela come amante, ma non la sposare mai perché un siciliano non può sposare un’inglese”.
Il provino di Silvana Mangano per “Riso amaro”
E quando Turchese Baracchi ha ricordato il provino della Mangano per quello che sarebbe diventato il suo film cult, “Riso amaro”, tutta truccata, con i capelli cotonati e De Santis che non la scelse, salvo poi incontrarla casualmente camminando per Via Veneto, struccata e con i capelli bagnati, rimanendone folgorato, Raffaella De Laurentis ha risposto: “Ci sono talmente tante storie intorno a questo provino che non so quale sia la verità. Dino raccontava una storia, mamma un’altra. Mia madre mi ha sempre detto che non voleva fare l’attrice e che è stata fermata sotto la pioggia e c’era già un’attrice che doveva fare quel ruolo ed era Lucia Bosè. Mio papà che era uno dei produttori del film e ha sentito che De Santis aveva incontrato questa ragazza e voleva farle fare un provino, disse: ‘assolutamente no! Abbiamo una grande stella non possiamo cambiarla con una sconosciuta’. Tra l’altro, quando De Santis aveva fermato mia mamma che aveva 17 anni, con questo padre siciliano molto severo lei gli disse: ‘io non so niente lo dovete andare a chiedere a mio papà, perché io non posso dirvi di sì’. E loro andarono a chiederlo al padre e mamma era sicura che lui avrebbe detto di no. Invece il padre disse ‘sì, il provino lo può fare’. E Dino sostiene che quando vide il provino, disse immediatamente: ‘questa sarà una grande stella!”.
Le prossime puntate di Turchesando
Piatto forte delle prossime puntate di “Turchesando” saranno un’intervista esclusiva a Claudia Gerini che parlerà del suo libro “Se chiudo gli occhi”, del suo legame speciale con Carlo Verdone e del fatto che, per la Claudia di oggi, sarebbe lui il suo uomo ideale e potrebbe funzionare, mentre ai tempi di “Sono pazzo di Iris Blond”, quando lei aveva solo 25 anni, non era il momento giusto. Sempre nel corso dell’intervista, Claudia svelerà che nella serie “Vita da Carlo 2” alla fine lei e Verdone faranno a botte e che a breve partirà per Palmi, in Calabria, per girare un nuovo film che la vedrà vestire i panni di una poetessa. E oltre al suo amore per la musica, la Gerini confiderà che non deve dire grazie a nessuno per la sua carriera ma solo a se stessa. Attesissima, inoltre, l’intervista con il grande regista David Warren, che tra l’altro ha diretto serie del calibro di “Gossip girl”, “Desperate Housewives” e “Ugly Betty”.