Le peggiori stime parlano di dieci miliardi di danni stimati per tutti i territori colpiti dall’alluvione dei giorni scorsi in Emilia Romagna. Per il presidente della regione Stefano Bonaccini intervistato a SkyTg24 sarebbe meglio non dare i “numeri come se giocassimo a tombola”

Solo per le strade stimato un 1 miliardo di euro

Negli ultimi giorni sono emerse varie previsioni, la più eclatante calcolerebbe il danno intorno ai dieci miliardi di euro. Stima esagerata forse, ma che non si allontana molto reale, anche perché stiamo parlando di uno dei territori più produttivi nazionali. Anche per il presidente Bonaccini, candidato ad essere il commissario per l’emergenza, le stime si avvicinano ma ci tiene a precisare che non bisognerebbe improvvisare con le cifre: “Sono abituato a giocare a tombola, non do numeri caso. – ribadisce dai microfoni di SkyTg24 – Non ci sono numeri certi perché ancora non abbiamo avuto la possibilità di analizzare il tutto. In alcuni settori possiamo essere più precisi”. “Per le strade possiamo stimare almeno un miliardo per rimettere in ordine questo tipo di infrastrutture.

Le situazioni peggiore resta a Faenza e Conselice

“Molte realtà stanno lentamente avviando le prime azioni verso la normalità. Purtroppo non così a Conselice, a causa di una situazione particolare del territorio. Parliamo di una comunità colpita tre volte”. Così in assemblea legislativa l’assessore regionale alla protezione civile e vicepresidente Emilia Romagna Irene Priolo facendo il punto sull’alluvione. Per quanto riguarda Faenza invece la situazione è ancora molto preoccupante, in alcune zone l’acqua ha raggiunto il secondo piano delle case. Nella cittadina sono attivi anche i militari dell’esercito.

“Abbiamo avuto la visita di molti ministri, dopo la prima dichiarazione dello stato d’emergenza – ha ricordato Priolo – Ma dieci milioni sono una cifra lontanissima per far fronte alle nostre reali necessità”. I primi fondi serviranno comunque a coprire le prime spese d’emergenza. Mentre come già anticipato dal presidente Bonaccini risulta che arriveranno altri 200 milioni di euro per interventi destinati all’assistenza alla popolazione e somma urgenza per ripristini di messa in sicurezza. Particolare attenzione andrà alla montagna, dove la situazione è estremamente delicata: le frane richiederanno tempi più lunghi, dovremo garantire ai cittadini una sistemazione adeguata”.

I 2 miliardi stanziati sono per le imprese, mancano quelli per le famiglie

Una prima risposta alla drammatica situazione dell’Emilia-Romagna è arrivata con un primo stanziamento da parte del governo Meloni che però non convince del tutto: “Alle nostre richieste, è arrivata con i 2 miliardi del Governo, che però sono destinati in particolar modo alle imprese; ma noi abbiamo bisogno di un decreto speciale che costruisca strategie per accompagnare i risarcimenti ai cittadini e la ricostruzione. I cittadini devono vedersi riconosciute le risorse per tornare nelle proprie case, ricomprendendo anche le spese per le macchine. Riusciremo a rialzarci – ha concluso Priolo-, ma ci riusciremo solo facendolo insieme”